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Stasera in TV 29 maggio: Amanda Seyfried è la Cappuccetto rosso sangue della regista di Twilight

La Catherine Hardwicke del capostipite della saga ispirata ai romanzi di Stephenie Meyer resta fedele al genere, nella sua ultima - e più classica - prova fantasy.

29.05.2018 - Autore: Mattia Pasquini
Catherine Hardwicke ci riprova, e dai vampiri sceglie di dedicarsi ai lupi… cattivi! In particolare quello - più leggendario e letterario, senza nulla togliere a quelli della Meyer - della fiaba resa universale da Charles Perrault e dai fratelli Grimm, che qui ritroviamo in versione moderna e con Amanda Seyfried protagonista nel Cappuccetto rosso sangue del 2011.

Il film. Siamo nel XIV secolo. Valerie è una bellissima giovane donna, contesa tra due uomini. Lei è innamorata di Peter, ma la sua famiglia ha organizzato il suo matrimonio con il facoltoso Harry. I due, non volendo rinunciare al loro amore, decidono di fuggire ma la morte della sorella di Valerie per mano di un lupo mannaro, che si aggira nella foresta intorno al loro villaggio, mette in serie difficoltà il loro piano.



Dietro le quinte. Era il 2011, un momento caldo per i fantasy patinati e i modelli prestati all'horror. Non a caso venne considerato Sam Claflin per il ruolo poi andato a Max Irons o il canadese Keram Malicki-Sánchez e l'ex licantropo di Twilight Taylor Lautner per quello di Peter… D'altronde lì affondavano le radici professionali di Catherine Hardwicke (come si vede anche nella sequenza iniziale dei credits, molto simile a quella del suo film del 2008). Quanto alla protagonista, prima di scegliere la Seyfried si era pensato anche a Christina Ricci, poi giudicata troppo 'matura'. A pesare forse anche il fatto di poter contare su Megan Carpentier (che aveva già avuto lo stesso ruolo in Jennifer's Body) per la versione giovane della sua Valerie.

Perché vederlo. Abitanti del bosco, creature fantastiche, storie da favola… rilette in versione dark e sexy. Un trend sul quale anche la Catherine Hardwicke post Twilight volle 'mettere il cappello'. Forse pentendosene (nonostante avesse già avuto l'esperienza precedente), ma di certo imprimendo un marchio deciso e personale su questa epica gotica, anche a livello estetico e di sviluppo narrativo. E così intorno alla ammaliante protagonista la regista crea un ambiente nel quale l'ambiguità è l'unica certezza e nel quale non è detto che il finale sia quello che ci aspettiamo, a partire dalla chicca della nonna interpretata con classe da Julie Christie.



La scena da antologia. Visto il tema, e a malincuore - vista la bellezza del soggetto - ci sentiamo di poter escludere i momenti più romantici o appassionati in stile Twilight, ma anche così i suggerimenti oscillano tra il momento topico in cui il tanto atteso Gary Oldman arriva finalmente in scena (dopo  26 minuti di film), la citazione dei Tre Porcellini durante la festa (per le maschere da maiale indossate da tre uomini), quelle della versione classica della fiaba di Cappuccetto Rosso stesso (nel dialogo con la nonna che Valerie ha in sogno e nel 'trattamento finale' di Cesar) e l'apparizione che vi aspetta dopo i titoli di coda… sempre che nella versione televisiva venga mantenuta.

Dove e quando. Alle 23:15 su Italia 1, canale 6 del digitale terrestre e della piattaforma satellitare TivùSat.