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Stasera in TV 27 dicembre: Bill Murray è l'intrattabile St. Vincent

In questi giorni di festa e raccoglimento, aspettatevi la visita di un santo molto particolare...

27.12.2017 - Autore: Mattia Pasquini (Nexta)
Il Bill Murray che tutti conosciamo, e amiamo, è quello che ci mostra il St. Vincent di Theodore Melfi: un film spesso trascurato nella filmografia recente del grande interprete di Ghostbusters e Lost in Translation, ma nel quale i suoi fan potranno trovare molti motivi di gioia.

Il film. Maggie (Melissa McCarthy), una madre single, si trasferisce a Brooklyn con il figlio dodicenne, Oliver. Costretta a lavorare fino a tardi, Maggie non ha altra scelta se non lasciare Oliver con il vicino di casa, Vincent, uno scorbutico pensionato con la passione per l’alcol e le scommesse. Tra i due nasce una singolare amicizia. In compagnia di Daka, una spogliarellista incinta, Vincent coinvolge Oliver nei luoghi che frequenta quotidianamente, l’ippodromo, lo strip club e il bar di fiducia. Vincent aiuta Oliver a crescere e il ragazzino vede in lui quello che nessun altro è in grado di percepire: un uomo incompreso e con un cuore d’oro.



Dietro le quinte. La parte più dura della preparazione, per Naomi Watts, pare esser stata l'idea della scena di sesso con Murray all'inizio del film, dalla quale sembra fosse terrorizzata (e che poi andò liscia grazie a una battuta del suo partner). Niente in confronto allo studio dell'accento russo che le richiese ore e ore di video su Youtube e in una Spa russa… Ma alcune delle chicche più gustose - come quelle relative allo stretching sul set e alle routine lavorative del grande Bill - sono quelle raccontate dallo stesso regista Theodore Melfi in un'intervista dell'epoca.

Perché vederlo. Una sceneggiatura pescata dalla famigerata Black List dopo una lunga attesa… Quella del fatidico 'sì' di Bill Murray, personaggio chiave del film e vero mattatore della storia. Che non avrebbe potuto prescindere da lui e che vive del suo essere… se stesso. Un vecchio veterano burbero, ma pronto a prendersi a cuore il piccolo Oliver. A modo suo, ovviamente. Maschera perfetta, nel bene e nel male, per le sue scontrosità e piccole commoventi sorprese . Tutti tasselli di un film che resta più un susseguirsi di scene singolarmente ben costruite, ma tanto basta…
 

La scena da antologia. la rappresaglia contro i bulli di scuola potrà pietrificare qualcuno, come le lezioni di vita elargite all'ippodromo forse non saranno delle più esemplari, ma tra i tanti momenti in cui Bill Murray offre il meglio di sé come educatore - ed escludendo il toccante finale - è a suo modo riconciliante la parentesi di relax nella quale lo vediamo e sentiamo (e)seguire la Shelter from the Storm di Bob Dylan.

I premi. Best Intergenerational Film per i AARP Movies for Grownups Awards, Truly Moving Picture Award per Theodore Melfi e la The Weinstein Company, Premio del pubblico all'Aspen Filmfest 2014 (e per un soffio anche al Festival di Toronto) e doppio riconoscimento per il giovane esordiente Jaeden Lieberher: Best Youth in Film per le Las Vegas Film Critics Society e Phoenix Film Critics Society. Per il resto molte nomination, rimaste tali, a partire da quelle dei Golden Globe per la Miglior film commedia o musicale e per il Miglior attore in un film commedia o musicale (Bill Murray).

Dove e quando. Alle 23.40 su Canale 5, canale 5 del digitale terrestre e della piattaforma satellitare TivùSat.