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Stasera in TV 26 settembre: L'indecente Wilde di Stephen Fry e Jude Law

Ma tra i boys della 'Dangerous Mind' del XIX secolo ci sono anche Michael Sheen, Ioan Gruffudd e per la prima volta Orlando Bloom!

26.09.2017 - Autore: Mattia Pasquini (Nexta)
Oscar Wilde… Tutti lo conoscono, molti lo citano, anche inconsapevolmente, ma chi fu veramente? A dare una risposta all'interrogativo, il Wilde di Brian Gilbert (Tom & Viv, The Gathering), poi sparito dai radar. Un film che ci riporta nella Londra del 1882 e ci bombarda delle popolari massime e dello spirito del grande scrittore, condannato per indecenza… E che ci offre degli esordi interessanti all'interno di un cast davvero notevole.

Il film. "Vivere è la cosa più rara del mondo. Molta gente esiste: ecco tutto Oscar Wilde". Un caso storico di violenza benpensante. Le passioni di Oscar Wilde sono troppo ostentate per non suscitare scandalo presso la corte della regina Vittoria. La vita, i vizi il talento dell'intellettuale che ha dato una scossa al pensiero occidentale e che ha cambiato il concetto di omosessualità.



Dietro le quinte. Forse, se fossero stati ingaggiati Sting (per un cameo) e Theresa Russell (per il ruolo della moglie di Wilde) il produttore Marc Samuelson non avrebbe avuto i problemi lamentati nel reperire i finanziamenti per il film, causati dalla poca 'star power' di Stephen Fry. Attore scelto perché perfetto per il ruolo, che però - nei commenti del DVD - raccontò di essersi sentito nervoso per le scene d'amore con le sue partner femminili in quanto gay, ma di esser stato sostenuto e messo a proprio agio dai suoi compagni di set Jude Law, Michael Sheen e Ioan Gruffudd.

Perché vederlo. Non un Biopic entrato nella storia, eppure interessante per il soggetto trattato e da non perdere proprio per le interpretazioni degli attori. Su tutti quella del protagonista, ovviamente, ma senza dimenticare il Bosie di Jude Law, in uno dei suoi dieci ruoli cult e gli altri. Tra i quali non si può fare a meno di ricordare - altro merito del film - i debuttanti di lusso Ioan Gruffudd, Orlando Bloom e James D'Arcy.



La scena da antologia. La geniale e autoironica "Davanti alle opere d'arte accadono cose terrificanti, la polizia dovrebbe intervenire" passa purtroppo quasi inosservata nella scena in cui Wilde passeggia amabilmente con la sua amica… a meno di non notarla. Certo, più evidenti sono sicuramente il dialogo con il ritrovato Bosie e lo sfogo successivo, in cui lo accusa di miserie e piccolezze indicibili, ma che lo risveglia creativamente, fino all'addio prima del processo: tra i momenti più duri o toccanti del film, infarcito delle celebri massime. Ma dal quale ci diverte ricordare il ridicolo tentativo di ricatto operato ai danni del sagace autore e disinnescato con la tipica ironia.

I premi. I meriti di Stephen Fry vennero riconosciuti dal Golden Space Needle Award, ma - purtroppo - non da Satellite e Golden Globes che lo nominarono solamente. Come anche alle Jennifer Ehle e Zoë Wanamaker, considerate entrambe dai BAFTA come Migliori Attrici Non Protagoniste. Riconoscimenti anche per la scenografa Maria Djurkovic  per Jude Law, Miglior Promessa degli Evening Standard British Film Awards del 1998.

Dove e quando. Alle 21.15 su Cielo, canale 26 del digitale terrestre e 19 della piattaforma satellitare TivùSat.