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Stasera in TV 26 marzo: Robin Williams è Patch Adams, Preparate i fazzoletti

Una commedia toccante, per vari motivi, quella dedicata alla vita del medico, attivista e scrittore statunitense ideatore della terapia del sorriso.

26.03.2017 - Autore: Mattia Pasquini (Nexta)
Difficile resistere ogni volta che Robin Williams torna sullo schermo. La scomparsa del grande attore di Chicago continua a essere una ferita aperta per il pubblico, e per tutti noi. Ma nel caso del Patch Adams di Tom Shadyac la commozione naturale per l'uomo si mescola a quella suscitata dal personaggio interpretato, quell'Hunter "Patch" Adams che nel 1971, dopo due anni di ricovero al Fairfax Psychiatric Hospital, decise di laurearsi in medicina per arrivare poi a ideare la cosiddetta 'Clownterapia'.

Il film. Dopo una parentesi in un istituto per malattie mentali dove era stato ricoverato da adolescente perché depresso, Hunter "Patch" Adams, anche se la sua vocazione era quella di fare il clown, decide di vestire i panni del medico dal volto umano e fondare la terapia del sorriso. Così dopo essersi laureato in medicina decise di fondare il Gesundheit Institute dove il sorriso era la terapia dominante.



Dietro le quinte. Le riprese si tennero, in parte, nell'Università della North Carolina, dove non pochi studenti ebbero la fortuna di godere delle improvvisazioni che Robin Williams regalava alle classi durante le pause nelle riprese. Ma durante la lavorazione, tanto l'attore quanto il resto della squadra, si impegnarono con la 'Make-A-Wish Foundation' per realizzare le fantasie di alcuni dei piccoli pazienti malati di cancro, gli stessi che vediamo nella scena del reparto pediatrico. E mentre il poema che Patch legge a Carin è una versione inglese del 'Sonetto XVII' di Pablo Neruda, nella scena in cui gioca con lo scheletro il riferimento è al Donner Party: ossia il gruppo di pionieri guidati da George Donner e James F. Reed che lasciarono la California in treno nel maggio del 1846, ma rimasero bloccati sulle montagne della Sierra Nevada durante l'inverno e fino alla primavera successiva, finendo con rassegnarsi al cannibalismo per poter sopravvivere (alla fine solo 48 degli 87 membri iniziali fecero ritorno).

Perché vederlo. Criticato perché troppo strappalacrime, il film non è certo uno dei più amati dalla critica. Ma poco importa, visto che è il pubblico  decidere. Una storia vera, al netto di licenze, per un medical-drama capace di coinvolgere gli spettatori, toccarli profondamente e innamorarli. Soprattutto i fan del grande e compianto Robin Williams, che non potranno non avere questo titolo nella propria videoteca.



La scena da antologia. Tutta la vita del Patch Adams di Robin Williams nell'ospedale e con i 'suoi' bambini merita di essere ricordata, per ovvi meriti extra-cinematografici. Meriti che non possiamo non tributare al vero Patch Adams, medico che compare in un cameo non facile da identificare e che vogliamo segnalare come momento 'top' del film. Lo si può vedere nella scena in cui lo staff medico torna per esprimere il proprio giudizio sull'originale dottore, proprio dietro Robin Williams.

I Premi. Pochi i riconoscimenti, e molte nomination. Principalmente come 'Commedia' (Teen Choice Award e Young Artist Award) e per la colonna sonora, che ottene persino quella al Premio Oscar di categoria (oltre alle canidature per il Golden Globe. Nomination al Globe che arrivò anche per Robin Williams, possibile (ma non vincitore) Miglior Attore anche per Satellite Award e American Comedy Award.

Dove e quando. Alle 21.10 su La 5, canale 30 del digitale terrestre e 12 della piattaforma satellitare TivùSat.