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Stasera in TV 23 marzo: Il nome del figlio, la crisi da ridere dei cinquantenni di sinistra

Il remake del film francese porta la firma di Francesca Archibugi 

Il nome del figlio

Il nome del figlio

23.03.2018 - Autore: Alessia Laudati 
Una critica grottesca alla sinistra benestante, intellettuale, forse un tempo rivoluzionaria, che oggi vive al Pigneto e di acerrimo e graffiante ha solo la contestazione verso alcuni limiti ideologici.

Questo è il ritratto divertente che Francesca Archibugi in coppia con Francesco Piccolo fa dei cinquantenni radical chic italiani e romani interpretati nel film da un folto gruppo di attori bravissimi. A Alessandro Gassmann, Luigi Lo Cascio, Micaela Ramazzotti, Rocco Papaleo e Valeria Golino, la regista figlia d’arte assegna il difficile compito di rendere credibile l’adattamento/remake italiano della commedia francese Cena tra amici. In nome del figlio è ambientato in un contesto nostrano che racconta di una famiglia di amici e parenti che diventa sempre più cattiva con se stessa nello spazio di una cena turbolenta e piena di colpi di scena. 

 
Il film. Paolo Pontecorvo, Betta e Sandro, sorella e cognato di Paolo, Claudio, amico di sempre del gruppo, si riuniscono a cena. Paolo comunica con enfasi il nome scelto per il nascituro, Benito. Il nucleo che ha credenze politiche di sinistra e velleità da classe dirigente, non reagisce bene alla notizia e in un crescendo di rabbie, rimproveri e attacchi personali la cena svela sia i segreti di ciascuno sia le tante ipocrisie di un certo numero di personaggi che benpensa ma alla fine si comporta in maniera molto diversa da ciò che professa. La Archibugi inserisce nel film molti tic italiani e non ha paura di mostrare nel corso del film un certo gusto del grottesco. Alla fine però la quadratura del cerchio è bonaria e tutto sommato il suo giudizio sul gruppo di cinquantenni è rassicurante, indulgente e non condannatorio. 


 
Dietro le quinte. Rispetto alla pellicola originale l’adattamento italiano inserisce nel film anche il tema della differenza di classe affidando al personaggio di Micaela Ramazzotti il ruolo di outsider un po’ borgatara e popolana. 
 
La scena da antologia. Il momento in cui parte il brano Telefonami tra vent’anni e per un attimo tutte le tensioni si stemperano. 
 
Perché vederlo. Commedia impegnata ma non troppo. Si ride e si riflette. 
 
Dove e quando. Venerdì 23 marzo alle ore 22:55 su Rai Movie.