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Stasera in TV, 22 marzo: Con Inception Christopher Nolan rompe tutte le regole

Leonardo DiCaprio nel sogno del talentoso regista, insieme a Tom Hardy, Ellen Page e Marion Cotillard.

22.03.2017 - Autore: Mattia Pasquini (Nexta)
Indefinibile, secondo molti il capolavoro di Christopher Nolan, che in Inception dà una prova unica del proprio genio dirigendo  Leonardo DiCaprio, Tom Hardy, Ken Watanabe, Joseph Gordon-Levitt, Ellen Page, Marion Cotillard e Cillian Murphy in un film corale. Un action-crime-thriller, minuziosamente costruito per scatole cinesi e su diversi livelli, non facile da seguire, ma capace di ripagare ampiamente lo spettatore.

Il film. Dom Cobb (Leonardo DiCaprio) è un abile ladro, il migliore in assoluto nella pericolosa arte dell'estrazione, cioè il furto di importanti segreti dal profondo del subconscio durante lo stato onirico, quando la mente è maggiormente vulnerabile. La rara abilità di Cobb ne ha fatto una figura molto ricercata nell'ambiente del nuovo spionaggio industriale, ma lo ha reso anche un fuggiasco e gli è costato tutto ciò che abbia mai amato. Ora a Cobb è stata offerta l'occasione per redimersi. Un ultimo lavoro potrebbe restituirgli la sua vita, se solo saprà ottenere l'impossibile – “Inception”. Invece del furto perfetto, Cobb e la sua squadra di specialisti dovranno riuscire nell'opposto: il loro compito non sarà rubare un'idea ma impiantarne una. Se avranno successo, potrebbe essere il colpo perfetto. Ma la pianificazione rigorosa e l'esperienza non possono preparare la squadra al pericoloso nemico che sembra prevedere ogni loro mossa. Un nemico che solo Cobb avrebbe potuto aspettarsi.



Dietro le quinte. Non un film facile da seguire, stando ai 223 salti tra sogno e realtà (per cui la tv giapponese scelse di aggiungere un avviso sullo schermo per aiutare il pubblico a capire in che livello di sogno fosse) e le 339 domande che vengono fatte nel film (113 solo dal Cobb di DiCaprio), ma sarà bene prestare attenzione al passaporto che viene consegnato a Cobb sull'aereo… la foto tessera, infatti, è del regista Christopher Nolan. Chi non vedrete sono di certo James Franco, considerato per il ruolo di Arthur, ma indisponibile, e Kate Winslet, che rifiutò quello di Mal, poi andato alla Cotillard. Ma anche prima che Ellen Page accettasse il suo personaggio, Arianna avrebbe potuto avere il volto di una tra Evan Rachel Wood, Emily Blunt, Rachel McAdams, Emma Roberts, Jessy Schram, Taylor Swift e Carey Mulligan. Una ulteriore - doppia - curiosità (tra le tante circolate sul film) riguarda il titolo fittizio di 'Hour Glass' con cui circolarono le copie inviate alle sale, e la durata di 2 ore e 28 minuti, diretto riferimento alla lunghezza originaria della canzone di Édith Piaf, 'Non, je ne regrette rien' (di 2'28'').

Perché vederlo. Ci sono voluti dieci anni a Christopher Nolan per scriverne la sceneggiatura, probabilmente il minimo indispensabile vista la complessità dell'azione narrata. Ma davvero sembra esser stato un investimento, se la critica si è dimostrata unanime nel definirlo "un classico moderno". Un "miracolo", "complicato" e "sofisticato" insieme o un "puzzle metafisico" sono solo alcuni dei tentativi di definire un'opera tanto originale, in grado di conciliare cinema d’autore e blockbuster mainstream. Un film che rimane dentro, a lungo. E che tiene sospesi dopo averci richiesto ogni grammo di attenzione, rendendo impossibile il distrarsi seppur minimamente. Sogno, pseudo-realtà, creazione e architettura, tutto sulla base di regole impossibili, per le quali nulla è definito, men che meno definitivo. E insieme una storia d'amore. Senza confini. Profondo. Potente e unico. Come il film.



La scena da antologia. L'educazione della giovane Arianna ambientata sul Pont de Bir-Hakeim sulla Senna e l'incredibile finale 'multilevel' sono i momenti più spettacolari del film, probabilmente, ma l'immagine che rimane scolpita a fuoco nella memoria di tutti gli spettatori non può che essere quella conclusiva, del totem lasciato a girare vorticosamente sul tavolo di casa Cobb. Una scena che ha la capacità di durare ben oltre la fine delle immagini, nelle domande, le ipotesi, le sensazioni che lascia nel pubblico. E negli attori, se anche lo stesso Leonardo DiCaprio ha voluto dichiarare di essere convinto che il suo personaggio fosse riuscito a realizzare il proprio sogno.

I Premi. Migliore fotografia (a Wally Pfister), Miglior sonoro (Richard King, Lora Hirschberg, Gary Rizzo, Ed Novick), Miglior montaggio sonoro (Richard King) e Migliori effetti speciali (Paul J. Franklin, Chris Corbould, Andrew Lockley e Peter Bebb) sono i quattro Premi Oscar vinti dal film, che partiva da otto nomination. Buon raccolto anche ai BAFTA e ai Saturn Awards, più che ai Golden Globe (dove le quattro nomination non produssero nulla), ma i 'titoli' che vale la pena ricordare sono forte quelli per la Performance più terrorizzante dei MTV Movie Award (Ellen Page), per la Colonna sonora dell'anno a Hans Zimmer dei World Soundtrack Awards e i due de World Stunt Award per il Miglior combattimento e la Miglior coordinazione stunt.

Dove e quando. Alle 21.10 su Italia 2, canale 35 del digitale terrestre e 16 della piattaforma satellitare TivùSat.