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Stasera in TV, 22 giugno: Master and Commander - Sfida ai confini del mare

La 'Sfida ai confini del mare' dei due grandi australiani Peter Weir e Russell Crowe coinvolge e trascende il piccolo schermo.

22.06.2017 - Autore: Mattia Pasquini (Nexta)
Penultima prova del regista di Picnic ad Hanging Rock, L'ultima onda, L'attimo fuggente e The Truman Show, Master & Commander - Sfida ai confini del mare non è forse la prova migliore nella carriera di Peter Weir (che non vediamo in sala dal The Way Back del 2010), ma l'ambientazione marinaresca e napoleonica ne fa un affascinante e magniloquente excursus nella saga letteraria di Patrick O'Brian e una intensa prova attoriale da parte di Russell Crowe e Paul Bettany.

Il film. Durante le guerre napoleoniche, il capitano Jack Aubrey, famoso combattente della marina britannica, È al comando della H.M.S. Surprise. Attaccato da un nemico molto più forte, la sua nave subisce gravi danni e il suo equipaggio molti feriti, ma spinto dal suo senso del dovere Aubrey decide di attraversare i due oceani per intercettare e distruggere il suo nemico.



Dietro le quinte. Stando a quanto dichiarato da Russell Crowe, l'aspetto più impegnativo del film (per lui) fu l'aver dovuto imparare a suonare il volino. E forse avrebbe dovuto mettere più impegno anche nel resto, viste le critiche che gli piovvero addosso per il suo accento inglese e per la caratterizzazione di un ufficiale della Royal Navy. Nessuno ebbe nulla a che dire però sul suo impegno, che lo portò persino a rinviare le riprese di Cinderella Man - Una ragione per lottare (2005) per dedicarsi a questo film. Nel quale l'attenzione storica fu certo una priorità, con due consulenti sempre presenti sul set e oltre duemila costumi realizzati alla bisogna. Anche tecnicamente lo sforzo fu notevole, visto che circa il 90% del film venne realizzato sull'acqua (e solo in parte in una vasca, la stessa utilizzata per il Titanic di Cameron). Un difficoltà ulteriore per tutti, tranne per Paul Bettany (che sostituì Heath Ledger), unico a non soffrire di mal di mare grazi al suo passato da cadetto di marina.

Perché vederlo. Non fosse altro che per l'aver paragonato il suo Jack Aubrey a Paolo Borsellino ("uomo straordinario che ha affrontato con coraggio una realtà ostile, fino a sacrificare la propria vita. Un vero eroe"), vale la pena godersi l'interpretazione di Russell Crowe nel film, soprattutto per la passione profusa in un personaggio che dichiarò di aver "molto amato". Ovviamente a farla da padrone c'è il mare e le imponenti imbarcazioni varate dal coraggioso Weir, regista forse fin troppo ambizioso, ma sicuramente in grado di raggiungere il grande pubblico con una avventura diversa e dal focus originale. E visivamente magnifica, anche in senso spaziale, per la capacità dimostrata di sposare semplicità ed essenzialità con la maestosità della scala e l'artisticità del tocco.



La scena da antologia. Solo l'imbarazzo della scelta, per gli amanti delle battaglie navali. Che qui sono il cuore pulsante del film, sin dal suo primo atto, anticipato e parzialmente occupato dall'attacco dell'Acheron alla Surprise. Ma le successive e conseguenti azioni, di tutti, non sono da meno, nella lunga preparazione ai successivi scontri e al climax finale nel quale i due vascelli si scontrano di nuovo e il capitano Jack trova il suo nemico giurato e si impossessa della sua spada…

I premi. La Migliore fotografia a Russell Boyd e il Miglior montaggio sonoro a Richard King furono i due Oscar (su dieci nomination) che sancirono il successo del film proprio  partire dalla sua spettacolarità. Tre candidature ai Golden Globes e quattro BAFTA (su otto) lo confermarono. Anche se il film venne battuto da Le invasioni barbariche di Denys Arcand per il David di Donatello al Miglior film straniero del 2004.

Dove e quando. Alle 21.15 su Rete 4, canale 4 del digitale terrestre e della piattaforma satellitare TivùSat.