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Stasera in TV, 22 febbraio: La spia che mi amava, la guerra dei sessi in versione spy story

La terza volta di Roger Moore nei panni di 007

La spia che mi amava

La spia che mi amava

21.02.2017 - Autore: Alessia Laudati (Nexta)
Maschi contro femmine. Oppure spie al femminile contro spie al maschile. E ancora, Gran Bretagna contro Russia. La spia che mi amava è un del film del 1977 di Lewis Gilbert giocato sul sottile equilibrio degli opposti. Si tratta della terza prova per Roger Moore nei panni di 007 e del decimo film di James Bond nella storia della saga spy.

Tuttavia in questo film il cambio rispetto al passato, quando l’agente 007 era interpretato da Sean Connery, è evidente. L’ironia e il dramma che attraversavano i film precedenti di Bond sono sostituiti dall’azione e dalla centralità del duo di spie protagoniste, un uomo e una donna, e dalla dinamica amicizia/inimicizia poi sarà amore, che caratterizza il loro rapporto. 
 
La storia vede James Bond, l'agente 007 e Anya Amasova (Barabara Bach), l'agente Triple X, che dopo essere stati rivali nella caccia a un prezioso microfilm si ritrovano alleati contro miliardario Karl Stromberg. E l’obiettivo comune, che li porterà a lavorare insieme, sarà la scintilla romantica in grado di garantire l’unione e anche l’azione dell’intero film. 
 
Il film. La decima avventura dell'agente 007 è la più distante dallo spirito asciutto che guidava i classici di Ian Fleming e le successive trasposizioni sul grande schermo. Qui abbiamo un film d’azione caricaturale, spaccone, furbetto nell’appoggiarsi sulle contrapposizioni sentimentali tra le i caratteri delle due spie, che segna una certa distanza dal filone raffinato precedente.



Ma le evoluzioni degli stuntmen e una trama molto meno sottile hanno trasformato il film in un successo al cinema non solo di pubblico, visto che la pellicola ha ricevuto tre candidature al premio Oscar 1978: migliore scenografia (Ken Adam) migliore colonna sonora (Marvin Hamlisch) migliore canzone (Nobody Does It Better di Carly Simon). 
 
Dietro le quinte. Il film è diventato a suo modo un oggetto di culto, e questa curiosità che vi raccontiamo farà di sicuro aumentare il suo successo. Pare infatti che La spia che mi amava sia stato l’ultimo film visto da Elvis Presley prima di morire, appena sei giorni dopo la visione presso il  General Cinema di Whitehaven nel Tennessee. 
 
Perché vederlo. Per vedere i cliché classici dei film di Bond, auto, invenzioni futuristiche, esplosioni, belle donne, amori vari, ma in una versione molto più dirompente e ‘action’. 
 
La scena da antologia. Quando Bond salva Anya dall’attacco di uno squalo sugellando per la prima volta il loro reciproco patto professionale e romantico. 
 
Dove e quando. Mercoledì 22 febbraio alle ore 21:20 su Rai Movie.