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Stasera in TV 21 novembre: McFarland, USA, un film sportivo con un grande Kevin Costner

Tra teen drama e film sportivo, Kevin Costner tiene l'asse di un lavoro che riesce a non cadere nella facile retorica 

McFarland, USA

McFarland, USA

21.11.2018 - Autore: A.L. 
Chissà cosa penserebbe Donald Trump di un film dove attraverso lo sport, in questo caso la corsa campestre, un uomo che è il prototipo del maschio bianco occidentale riesce a fare da guida e da leader indiscusso per l'inclusione e il miglioramento della condizione sociale di un gruppo di ragazzi latinos. Perché nel film del 2015 di Niki Caro basato su una storia vera, i muri cari al Presidente degli Stati Uniti sono fatti proprio per essere abbattuti.

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Il compito di trasmettere attraverso la competizione sportiva l'idea principale del sogno americano, se vuoi puoi migliorare la tua condizione di partenza nell'America del tutto è possibile, è affidata a un burbero Kevin Costner nel ruolo di un coach sportivo capace di tirare fuori il meglio dalla sua squadra di giovani corridori latinoamericani e poveri. Tra integrazione, multiculturalismo e voglia di vincere, la regista riesce a portare qualcosa di nuovo sullo schermo. 

Il film. Ambientato nel 1987, racconta la storia di un allenatore di football (Costner) che viene licenziato e trasferito a insegnare in un liceo di McFarland in California. Nel nuovo liceo scopre presto che la maggior parte degli studenti è di origine latina e che molti di loro sbarcano il lunario lavorando nei campi. L'ex allenatore però vede in loro e nelle loro doti fisiche una possibilità di riscattarli facendoli partecipare a una gara di corsa campestre e offrendo loro per questo un futuro forse migliore. Il film, non privo di una certa retorica e denso di valori cari al cinema sportivo, la tradizionale ricerca di riscatto, trova la sua vena di originalità nella convincente interpretazione di Costner che non cede mai troppo al sentimentalismo ma tiene saldo il proprio carattere di burbero mentore anche un po' atipico. Alla fine comunque ci si emoziona. 



Dietro le quinte. La storia che ha ispirato la regista è quella della vittoria di Gabrielle Douglas, prima afroamericana a vincere la medaglia d'oro nel concorso generale individuale delle Olimpiadi di Londra nel 2015. 

Perché vederlo. La regista ha già dato prova di sapere come maneggiare con delicatezza e pathos delle storie di giovanissimi dirigendo il molto apprezzato La ragazza delle balene nel 2002. 

La scena da antologia. Il pranzo di Costner all'interno della famiglia dei suoi studenti; unico bianco in una famiglia di latinoamericani molto cordiale e attenta alle regole. 

Dove e quando. Alle ore 21:10 su Rai Movie. 
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