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Stasera in TV 21 gennaio: Ultimo tango a Parigi per la prima volta senza censure in prima serata

Un evento storico, il capolavoro di Bertolucci arriva in versione restaurata su Rai 2

Ultimo tango a Parigi

21.01.2019 - Autore: Marco Triolo
Questa sera, su Rai 2 un evento storico, fortemente voluto dal nuovo direttore Carlo Freccero. Ultimo tango a Parigi, controverso capolavoro di Bernardo Bertolucci, arriva in prima serata in versione integrale e restaurata. Da non perdere per nessuna ragione.
 
Il film. Paul (Marlon Brando), un vedovo americano di 45 anni, e Jeanne (Maria Schneider), una giovane aspirante attrice, si incontrano per caso a Parigi, mentre visitano un appartamento. Tra loro scatta un'inaspettata e violenta passione, che si consuma nell'appartamento vuoto. Decideranno di proseguire a incontrarsi in quell'appartamento senza mai chiedere notizie private l'uno all'altra. Ma la passione sfocia rapidamente in un rapporto di violenza verbale e sessuale, in cui Paul cerca di imporre il proprio dominio e da cui Jeanne, attratta e disgustata allo stesso tempo, non riesce a divincolarsi.



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Dietro le quinte. La produzione del film è stata oggetto di controversie enormi, così come la sua distribuzione. Maria Schneider ha accusato Bertolucci e Brando di aver fatto squadra sul set, costringendola a sequenze umilianti (come quella del sesso anale tra i due protagonisti) senza prima avvertirla. L'attrice ha serbato rancore nei confronti del regista per tutta la vita. All'uscita, Ultimo tango a Parigi fu attaccato aspramente per le scene di sesso esplicite e condannato alla distruzione nel 1976, dopo un lungo iter processuale. Per fortuna, alcune copie vennero salvate come corpo del reato e custodite dalla Cineteca Nazionale. Bertolucci, Brando, lo sceneggiatore Franco Arcalli e il produttore Alberto Grimaldi vennero condannati a due mesi di prigione con la condizionale, pena poi sospesa. Bertolucci fu anche condannato per offesa al comune senso del pudore, privato dei diritti politici per cinque anni e condannato a quattro mesi di detenzione (anche in questo caso la pena carceraria fu sospesa). 
 
Perché vederlo. Perché, al di là delle polemiche, è un pezzo di cinema indimenticabile, una sofferta riflessione sulla morte che è ben più di un semplice “film scandalo”.
 
La scena da antologia. La già citata sequenza “del burro”, pietra dello scandalo, attaccata dopo le legittime accuse di Maria Schneider eppure memorabile.



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I premi. Un David di Donatello speciale a Maria Schneider e un Nastro d'Argento per la regia a Bertolucci.
 
Dove e quando. Alle 21.20 su Rai 2.