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Stasera in TV, 20 ottobre: Charlize contro tutti in North Country

Alla base del film, la storia vera della donna costretta a scontrarsi contro un sistema maschilista di soprusi e violenze

20.10.2016 - Autore: Mattia Pasquini (Nexta)
Una vita purtroppo esemplare, in un certo senso, quella raccontata da North Country - Storia di Josey di Niki Caro (La ragazza delle balene e probabilmente il prossimo Captain Marvel). Una vicenda che affonda le proprie radici nella storia vera di Lori Jenson e del suo scontro con la Eveleth Taconite Co. - dalla quale Clara Bingham e Laura Leedy Gansler trassero il libro 'Class action: the landmark case that changed sexual harassment law' - e che una grande Charlize Theron ha saputo rendere degna di esser ricordata.

Il film. 1975. In fuga da un marito violento, Josey Aimes torna a casa dai pur ostili genitori, nel natio Minnesota. Il lavoro come sciampista, però, non riesce a provvedere alle necessità sue e dei due figli, Sam e Karen, costringendola quindi a cercare lavoro in una locale miniera. Un ambiente fortemente maschilista nel quale si trova a dover subire continue minacce e umiliazioni. Questo fino al 1984, quando Josey decide di licenziarsi e intentare una causa contro l'azienda, anche a costo di rievocare gli errori e le tragedie del proprio passato.



Dietro le quinte. Charlize Theron e Woody Harrelson si sentirono particolarmente coinvolti dalla storia, soprattutto lei che, cresciuta in una comunità analoga in SudAfrica, dichiarò di "conoscere quel mondo". Per meglio approfondire la realtà di quelle donne, e le loro esperienze in miniera, la Theron passò "più tempo possibile" con loro, nelle loro case, definendole delle "sopravvissute". E per rendere meglio onore alla loro sofferenza e dare autenticità al proprio intervento durante la riunione del sindacato, non volle provarlo, definendo poi quell'esperienza come "la cosa più devastante che io abbia mai provato nella mia intera carriera". Harrelson, per conto suo, volle fortemente partecipare al film, considerandolo "una sorta di 'piccole persone contro l'ingranaggio'". Anche se alla fine furono soprattutto fisiche le difficoltà che incontrò, nel pattinare ("ho dovuto mettercela tutta solo per restare in piedi. È stata la pressione più grande che io abbia mai sentito") - in quanto interprete di una leggenda dell'hockey - e nella scena della rissa con Chris Mulkey, al quale ruppe il naso (costringendo la regista a non inquadrarlo più nel resto della sequenza).

Perché vederlo. Trainato da una eccezionale coppia di attrici (Charlize Theron e Frances McDormand) e da una storia vera 'perfetta', per spunti offerti e potenza narrativa (grazie sicuramente alla perizia di Michael Seitzman), il film della neozelandese Niki Caro vive di grandi momenti e di grandi emozioni. Armonizzati, per ritmo e stile, in una cronaca non forzata ideologicamente, sempre in bilico tra melodramma e denuncia. Attori, regia, sceneggiatura, scenografie, fotografia e musica: tutto concorre a rendere completo ed equilibrato il complesso affresco finale, fatto di sentimenti, dolore, memoria, speranza, giustizia e rancore.



I Premi. Il Chicago International Film Festival scelse quello di Niki Caro come Miglior film della manifestazione, come i Las Vegas Film Critics Society Awards consegnarono il proprio riconoscimento come Migliore attrice non protagonista a Frances McDormand. Per il resto una pioggia di candidature congiunte alle due attrici Charlize Theron e Frances McDormand (come Miglior Attrice e Migliore attrice non protagonista) da Academy Awards, Golden Globes, BAFTA, Satellite Awards e Screen Actors Guild Awards.

Dove e quando. Alle 21.00 su Iris, canale 22 del digitale terrestre e 11 della piattaforma satellitare TivùSat.