Datato 1993, il film diretto da Fred Dekker fu l'ultimo tentativo di ridare vigore al Robocop di Paul Verhoeven dopo il sequel di Irvin Kershner. Purtroppo - ed emblematicamente - il suo ultimo da regista e sceneggiatore, Robocop 3 può sempre contare sulla collaborazione allo script di un certo Frank Miller…
Il film. Detroit, Michigan. Dopo molti disastrosi problemi finanziari, la OCP viene acquistata dalla Kanemitsu, una potentissima multinazionale con sede in Giappone. La Kanemitsu assolda un gruppo di mercenari comandati dal perfido capitano Paul McDaggett, che è anche un dirigente dell'OCP, per cacciare con la violenza la gente dalle proprie case e poter così iniziare a demolire la città, lasciando spazio per i cantieri di Delta City. Ma RoboCop, anche stavolta, si schiererà dalla parte della giustizia...
Dietro le quinte. L'armatura del protagonista interpretato da Robert John Burke, in realtà, era stata preparata per il film precedente, motivo per cui l'attore si lamentò molto per le difficoltà nell'indossarla, essendo più alto di Peter Weller, costretto a rinunciare al ruolo per l'impegno in Il pasto nudo. Ma in generale il look del cyborg venne basato principalmente su quello del primo film, visto che il regista non aveva affatto amato le scelte fatte per il precedente capitolo. Lo stesso, in fase di sceneggiatura, per mantenere una pluralità di punti di vita preferì avere la collaborazione di Shane Black (Donnelly nel film), suo ex compagno di stanza, e di Frank Miller, le cui tracce si vedono nei riferimenti dell'androide samurai Otomo e della Bertha Washington del film ai personaggi dei suoi fumetti (Ronin e Martha Washington).
Perché vederlo. Perché è Robocop. Con quattro stelle su 10 per Imdb e un 14% di apprezzamento del pubblico su RottenTomatoes, di certo il film in sé stesso non fa parte della Storia del Cinema. Eppure, amor di filologia vuole che non si possa ignorare. E soprattutto il rispetto per l'immenso capostipite di Paul Verhoeven uscito negli Stati Uniti il 17 luglio 1987 (30 anni fa!), doppiato in maniera curiosa dal Robocop 2 del 1990 e senza particolare successo dal remake del 2014 firmato da José Padilha.
La scena da antologia. "Questa volta vola!". L'irruzione nella stazione di polizia alla ricerca del corrotto McDaggett (con tanto di lanciafiamme) e il ridicolo momento in cui requisisce l'auto per 'Police Use' di un balordo di mezza tacca non possono competere certo con le scene 'aeree' regalateci da questo terzo episodio della saga. Un vero colpo 'a effetto', per il quale in parte dobbiamo ringraziare il 'mago' Phil Tippett. Ma era troppo allettante mostrarvi la sequenza dello scontro con il Ninja Terminator per la quale il regista ancora oggi si rammarica di non aver aver avuto il budget sufficiente a ingaggiare un team di stuntmen asiatici.
I premi. I Saturn Awards come Best Science Fiction Film e Best Supporting Actress, a Nancy Allen (da parte della Academy of Science Fiction, Fantasy & Horror Films), e lo Young Artist Awards per Remy Ryan come Best Youth Actress Leading Role in a Motion Picture Drama, restarono solo a livello di proposta, visto che in nessuno dei tre casi si andò oltre la nomination.
Dove e quando. Alle 21.05 su Rai 4, canale 21 del digitale terrestre e 10 della piattaforma satellitare TivùSat.
Il film. Detroit, Michigan. Dopo molti disastrosi problemi finanziari, la OCP viene acquistata dalla Kanemitsu, una potentissima multinazionale con sede in Giappone. La Kanemitsu assolda un gruppo di mercenari comandati dal perfido capitano Paul McDaggett, che è anche un dirigente dell'OCP, per cacciare con la violenza la gente dalle proprie case e poter così iniziare a demolire la città, lasciando spazio per i cantieri di Delta City. Ma RoboCop, anche stavolta, si schiererà dalla parte della giustizia...
Dietro le quinte. L'armatura del protagonista interpretato da Robert John Burke, in realtà, era stata preparata per il film precedente, motivo per cui l'attore si lamentò molto per le difficoltà nell'indossarla, essendo più alto di Peter Weller, costretto a rinunciare al ruolo per l'impegno in Il pasto nudo. Ma in generale il look del cyborg venne basato principalmente su quello del primo film, visto che il regista non aveva affatto amato le scelte fatte per il precedente capitolo. Lo stesso, in fase di sceneggiatura, per mantenere una pluralità di punti di vita preferì avere la collaborazione di Shane Black (Donnelly nel film), suo ex compagno di stanza, e di Frank Miller, le cui tracce si vedono nei riferimenti dell'androide samurai Otomo e della Bertha Washington del film ai personaggi dei suoi fumetti (Ronin e Martha Washington).
Perché vederlo. Perché è Robocop. Con quattro stelle su 10 per Imdb e un 14% di apprezzamento del pubblico su RottenTomatoes, di certo il film in sé stesso non fa parte della Storia del Cinema. Eppure, amor di filologia vuole che non si possa ignorare. E soprattutto il rispetto per l'immenso capostipite di Paul Verhoeven uscito negli Stati Uniti il 17 luglio 1987 (30 anni fa!), doppiato in maniera curiosa dal Robocop 2 del 1990 e senza particolare successo dal remake del 2014 firmato da José Padilha.
La scena da antologia. "Questa volta vola!". L'irruzione nella stazione di polizia alla ricerca del corrotto McDaggett (con tanto di lanciafiamme) e il ridicolo momento in cui requisisce l'auto per 'Police Use' di un balordo di mezza tacca non possono competere certo con le scene 'aeree' regalateci da questo terzo episodio della saga. Un vero colpo 'a effetto', per il quale in parte dobbiamo ringraziare il 'mago' Phil Tippett. Ma era troppo allettante mostrarvi la sequenza dello scontro con il Ninja Terminator per la quale il regista ancora oggi si rammarica di non aver aver avuto il budget sufficiente a ingaggiare un team di stuntmen asiatici.
I premi. I Saturn Awards come Best Science Fiction Film e Best Supporting Actress, a Nancy Allen (da parte della Academy of Science Fiction, Fantasy & Horror Films), e lo Young Artist Awards per Remy Ryan come Best Youth Actress Leading Role in a Motion Picture Drama, restarono solo a livello di proposta, visto che in nessuno dei tre casi si andò oltre la nomination.
Dove e quando. Alle 21.05 su Rai 4, canale 21 del digitale terrestre e 10 della piattaforma satellitare TivùSat.