NOTIZIE

Stasera in TV, 2 settembre: L'Attrazione fatale di Michael Douglas e Glenn Close

Il Cult Movie di Adrian Lyne ha ancora la forza di allora... Forse per questo ha saputo salvare più di un matrimonio

02.09.2016 - Autore: La redazione
Elegante e sensuale, oltre che terribilmente coinvolgente, Attrazione fatale di Adrian Lyne (Flashdance, 9 settimane e mezzo) dal 1987 continua a tenerci col fiato sospeso con la storia dell'incontro casuale tra Michael Douglas e Glenn Close, divenuti entrambi personaggi iconici grazie al dramma scritto da James Dearden (che orginariamente lo aveva sviluppato nel cortometraggio Diversion).

Il film. Dan (Michael Douglas), un tranquillo padre di famiglia, tradisce la moglie con Alex (Glenn Close). Ma quella che doveva essere l'avventura di una notte lo catapulta in un incubo, nel quale la sua 'aguzzina' insiste nell'affermare di essere incinta per continuare la storia. Terrorizzato da Alex (che arriva al punto di rapire sua figlia) nel tentativo di attrarlo a se e convincerlo a portare avanti la relazione, Dan si trova di fronte a scelte estreme.



Dietro le quinte. Glenn Close ha rivelato di aver incorniciato il coltello (naturalmente finto) usato nel film, e di tenerlo tuttora appeso in cucina. La stessa attrice rivelò di esser stata colpita dall'odio delle femministe, sentitesi tradite dalla identificazione del Male con una donna single e lavoratrice, ma anche di esser stata ringraziata da molti uomini per aver "salvato il loro matrimonio". Nel libro di John Andrew Gallagher, Lyne invece raccontò come gli venne in mente la scena di sesso sul lavandino: “Mi sono ricordato che una volta avevo fatto sesso con una ragazza su un lavandino. I piatti fanno rumore e ti viene da ridere. Devi sempre avere un momento in cui si ride in una scena di sesso".

Perché vederlo. Il film ebbe un tale successo che il termine “Attrazione fatale” è entrato rapidamente nel gergo comune, andando a indicare quel tipo di ossessioni borderline con il diventare violente e potenzialmente omicide. Lo consigliamo innanzitutto perchè è un thriller ben dosato, con momenti topici che non stancano mai nemmeno chi lo ha visto già più volte. Vanta due grandi protagonisti; l’interpretazione di Glenn Close è senza dubbio straordinaria, soprattutto considerato che nonostante fosse stata già nominata tre volte all’Oscar, non le era mai stato chiesto di ricoprire un ruolo sexy. Come disse lo stesso Lyne a People: “E’ l’ultima persona che ti aspetteresti diventare preda di un’ossessione irrazionale. Quando lei e Michael provarono insieme per la prima volta, vidi una straordinaria trasformazione erotica. Lei era un misto tragico e sconcertante di sensualità e rabbia.” Un’esplosione inattesa che la portò un anno più tardi a diventare la protagonista de Le Relazioni Pericolose, ruolo che le valse un’altra nomination all’Oscar.



La scena da antologia. Chissà se nell'ipotizzata serie tv ispirata al film la Paramount inserirà la scena che veramente ha lasciato un segno nella storia del cinema: quella in cui Alex uccide e mette a bollire il coniglietto della figlia di Dan, nella loro cucina. Mentre questi è in giardino (metafora della sua impotenza di fronte al dramma familiare), la moglie e la figlia rimangono vittime del gesto folle e crudele di Alex. In un crescendo di tensione il regista mostra in parallelo la disperazione della piccola di fronte alla gabbia vuota e la sorpresa, che diventa sospetto e poi grido di orrore della moglie nel momento in cui sollevando il coperchio scopre il macabro contenuto della pentola che non ha messo lei sul fuoco. Una scelta narrativa talmente potente che in alcuni dizionari inglesi è stato inserito il termine “Bunny Boiler” (Bollitrice di conigli).

I Premi. Fu il BAFTA per il Miglior montaggio a Michael Kahn e Peter E. Berger l'unico (o quasi) riconoscimento raccolto dal film di Adrian Lyne. Nonostante sei nomination all'Oscar, quattro ai Golden Globe, altre due ai BAFTA, due ai David di Donatello, una ai Grammy e via dicendo...

Dove e quando. Alle 21:15 su Cielo, canale 26 del digitale terrestre e 19 della piattaforma satellitare TivùSat.