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Stasera in TV 2 dicembre: A.I. Intelligenza artificiale, il progetto di Kubrick realizzato da Steven Spielberg

Una storia distopica che diventa parabola dell'amore filiale più struggente

A.I. - Intelligenza artificiale

A.I. - Intelligenza artificiale

02.12.2018 - Autore: A.L. 
Una favola nera, a metà tra distopia e dramma intenso, pensata da Stanley Kubrick e realizzata successivamente da Steven Spielberg. A.I. - Intelligenza artificiale è un film diretto nel 2011 da Steven Spielberg con protagonisti Haley Joel Osment e Jude Law. Il film è tratto dal racconto del 1969 di Brian Aldiss Supereroi che durano tutta l'estate.

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Stanley Kubrick lavorava a questo progetto già negli anni Novanta e la realizzazione fu poi posticipata perché il regista considerava difficile raccontare una storia di androidi e di futuro distopico con la tecnologia disponibile al tempo e anche per una serie di altre ragioni contingenti. La morte di Kubrick mise la parola fine alla realizzazione del film, poi ripresa da Spielberg. La pellicola non fu un successo tale da poterla identificare come blockbuster ma comunque parliamo di un film molto toccante e di valore dal punto di vista artistico. 



Il film. A.I. - Intelligenza artificiale è la storia di un androide bambino che in una futuristica Terra del 2125 vive in una famiglia dove il figlio più piccolo è ammalato. Dopo aver ricevuto l'imprinting, ovvero la capacità di provare l'amore che un figlio prova verso il proprio genitore, l'androide viene abbandonato proprio in conseguenza della guarigione del figlio reale. Per il bambino sarà l'inizio di un viaggio nel mondo dei cyborg e nel dolore derivato da un abbandono materno. Spielberg con questa storia di cyborg in realtà cerca di raccontare la forza e la profondità di un sentimento umano come quello dell'appartenenza e del bisogno di essere amati. Una nota di colore e di azione, in un film dall'ambientazione distopica e futuristica, è rappresentata da un Jude Law eccentrico e scanzonato e da alcuni richiami alla favola di Pinocchio. Tuttavia continuiamo a parlare di un film profondamente drammatico e cupo.



Dietro le quinte. Haley Joel Osment veniva rasato tutti giorni, braccia, gambe e viso, per dare alla sua pelle un'apparenza più plastica e inumana. 

La scena da antologia. Il momento dell'imprinting in cui per la prima volta il cyborg riconosce il sentimento dell'amore filiale di fronte alla propria prima 'mamma'. 

Perché vederlo. Una grande storia umana da riscoprire. 

Dove e quando. Alle ore 21:10 su Paramount.