NOTIZIE

Stasera in TV, 9 agosto: Da zero a dieci, il 'Liga' ci riprova

Torna stasera il secondo film da regista del rocker emiliano dopo Radiofreccia, se non l'avete ancora visto...

09.08.2016 - Autore: Mattia Pasquini (Nexta)
Nel 1998 aveva sorpreso critica e pubblico con l'incredibile opera prima Radiofreccia, capace di una spinta e di un credito di credibilità che portò Ligabue a bissare l'esperienza da regista di cinema nel Da zero a dieci del 2002. Un film carico di ricordi e suggestioni nostalgiche del musicista emiliano di Correggio, che oggi Mediaset ci ripropone.

Il film. Rivivere un weekend a Rimini come vent'anni prima, avere il coraggio di dare un voto alla propria vita e non dimenticare il passato. Libero, Giove, Baygon e Biccio partono per un weekend tutto loro da passare a Rimini in compagnia di quattro "vecchie" amiche...Lara, Caterina, Carmen e Betta sono lì, ad aspettarli per terminare la breve vacanza interrotta, troppo bruscamente, esattamente vent'anni prima. Sarà un'occasione per rivivere le emozioni,per scoprirsi e realizzare i sogni di un tempo...



Dietro le quinte. Mentre nel film si potrebbero notare i camei dello stesso Ligabue e del produttore Domenico Procacci vestiti da suonatori di strada (verso la fine) e la presenza della band del cantante-regista sul palco per l'esibizione di Giove, quello che sarebbe impossibile trovare è il colore dato da alcuni componenti della troupe durante le riprese. In particolare nella giornata del 18 giugno 2001, quando in molti decisero di festeggiare sul set lo scudetto della Roma: legando bandiere al camion della produzione e una bandana al microfono delll'audio, indossando magliette con scritte a tema o aggiungendo al ciak lapidari "Magica Roma" e "Totti Gol".

Perché vederlo. Presentato in proiezione speciale alla Settimana Internazionale della Critica del Festival di Cannes 2002, il film conferma la fascinazione per il cinema del rocker Ligabue, che dopo essersi raccontato nel sentito (e riuscito) Radiofreccia continua il suo percorso registico con un altrettanto personale 'Amarcord'. Percorso che - a meno di sorprese future - si conclude proprio con questo film. Che anche per tale motivo sarebbe un peccato perdere, in accoppiata con il precedente, per scoprire un aspetto diverso da quello cui siamo abituati dopo anni di esibizioni live.



La scena da antologia. Impossibile non ricordare la corsa del Libero di Massimo Bellinzoni per il centro di Riccione, nudo. Inattesa dal pubblico quanto - nella finzione - dai tanti che incrocia per la strada, e tutto sommato più rappresentativa della pur emblematica versione en travesti del Biccio di Pierfrancesco Favino (che proprio in quel periodo dichiarò di aver avuto un'esperienza omosessuale in gioventù, pur non conservandone memorie "esaltanti").

I premi. Ignorato dai giurati cannensi, il film vinse il Ciak d'oro 2002 per la Miglior colonna sonora e la Grolla d'oro 2003 per la filmografia. Con la seguente motivazione: "Luciano Ligabue ha catturato la sensibilità e i sogni giovanili di più di una generazione e ha trasferito nel cinema, con i suoi Radiofreccia e Da Zero a Dieci, la rabbia, gli umori e i sapori di 'Certe notti'. Per la sua sofferta e autentica coerenza espressiva".

Dove e quando. Alle 23:05 su CULT.