NOTIZIE

Stasera in TV 19 febbraio: Django Unchained, il western secondo Quentin Tarantino

Un'epopea violenta che racconta cosa fosse davvero la schiavitù in America. Su TV8 in prima serata

Django Unchained

19.02.2019 - Autore: Marco Triolo
Questa sera, in prima serata, TV8 propone uno degli ultimi film di Quentin Tarantino, il violentissimo western Django Unchained. Uno spettacolo che non bisogna mai lasciarsi sfuggire: ecco perché...
 
Il film. Il cacciatore di taglie Tedesco Dr. King Schultz (Christoph Waltz) è sulle tracce dei Brittle Brothers, una coppia di fratelli assassini. Soltanto lo schiavo Django (Jamie Foxx) può condurlo a loro. Schultz compra Django con la promessa di liberarlo dopo la cattura dei Brittle, e così fa. Ma, anziché andarsene per la sua strada, Django propone a Schultz di diventare soci. Con in testa un obbiettivo ben preciso: ritrovare sua moglie Broomhilda (Kerry Washington), venduta anni prima dal loro ex padrone. La ricerca di Django e Schultz li conduce a Calvin Candie (Leonardo DiCaprio), proprietario della piantagione Candyland. Broomhilda si trova lì, ma Django e Schultz non sanno che, ancora più di Candie, è il capo schiavo Stephen (Samuel L. Jackson) a tenerli d'occhio...



SCOPRI TUTTO SU ONCE UPON A TIME IN HOLLYWOOD, IL NUOVO FILM DI TARANTINO.
 
Dietro le quinte. Il film nasce come omaggio agli spaghetti western, di cui Django era uno degli eroi più popolari (e infatti Franco Nero appare in un cameo). Ma poi, come già avvenuto nel caso di Bastardi senza gloria, si discosta dal modello per raccontare altro. In questo caso, lo scopo di Tarantino è ribaltare l'immagine idilliaca dell'America pre-guerra civile, quella trasmessa da film blasonati come Via col vento. L'immagine di un Sud in cui si viveva bene e in cui, in fondo, gli schiavi erano contenti di essere schiavi. Per questo Django Unchained non è propriamente un western, ma un “southern”, come lo ha definito Tarantino. Un paio di curiosità: Will Smith è arrivato molto vicino a ottenere il ruolo, rinunciando perché Django “non era il protagonista”. Kurt Russell avrebbe dovuto interpretare un addestratore di schiavi di nome Ace Woody. Quando l'attore ha rinunciato, Tarantino ha riscritto il film eliminando la parte. Russell è poi entrato nel cast del successivo The Hateful Eight.
 
Perché vederlo. L'ultima fase della carriera di Tarantino è composta da opere lunghe, complesse e ambiziose. Se vogliamo, con Bastardi senza gloria e The Hateful Eight, Django Unchained fa parte di una trilogia che riflette sulla storia, sulla violenza insita dentro di noi e sui miti fondanti della società americana moderna, scoprendone però i lati oscuri che non vengono mai pronunciati. Django è un film potente, violento, esaltante. Trascinante come solo il migliore Tarantino sa essere. E poi Leonardo DiCaprio e Samuel L. Jackson danno due prove straordinarie, ingiustamente snobbate dagli Oscar.



SCOPRI IL CINEMA DI TARANTINO SU AMAZON.
 
La scena da antologia. Ce ne sono molte, ma vogliamo ricordare quella in cui DiCaprio si taglia una mano con un pezzo di vetro e prosegue a recitare, mentre il sangue (vero) sgorga sul tavolo.
 
I premi. Due Oscar: sceneggiatura originale (Tarantino) e attore non protagonista (Christoph Waltz). Stessi identici premi ai Golden Globe.