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Un ruolo che per l'attrice dalla chioma rossa ha segnato una gloria raggiunta e mantenuta negli anni ma anche una condanna nell'immaginario del pubblico: quella di rimanere per certi versi incastrata nei panni di una pin-up tentatrice, ribelle e fatale.
Il film. La pellicola noir del 1946 è tutta costruita su un forte personaggio femminile, sulla sua sensualità, resa ancora più accattivante dai numeri di ballo del film di cui uno è rimasto un vero e proprio momento cult, e sul conflitto di amore e odio che nasce tra la donna, prima compagna di un proprietario di bisca, e il suo successivo amante Johnny (Glenn Ford). Gilda è una donna enigmatica, vestita con abiti bellissimi, che sfugge ai suoi amanti, traditrice e forse però - dietro questa maschera - anche molto fragile. Tuttavia non spetta al film di Vidor svelare questa ambiguità; anzi, la pellicola è tutta giocata sul mistero di una figura femminile chiaroscurale.

Dietro le quinte. Secondo dei tre film girati in coppia con Ford, Gilda ha segnato il rilancio della Hayworth dopo la maternità che l'ha tenuta ferma due anni circa per dare alla luce la figlia avuta con Orson Welles.
La scena da antologia. Il celebre ballo di Gilda coreografato da Jack Cole molto simile alle movenze tipiche di uno spogliarello ma dove alla fine il personaggio si sfila solo un paio di guanti lunghi.
Perché vederlo. Per riscoprire una grande attrice in uno dei film che ha più contribuito a crearne e rafforzarne il mito.
Dove e quando. Alle ore 22:55 su Paramount Pictures.