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Stasera in TV 16 marzo: Babel, Cate Blanchett e Brad Pitt uniti da un tragico destino

Pathos al massimo per il regista di Amores perros e 21 grammi

Babel

Babel

16.03.2018 - Autore: A.L. (Nexta)
Babel come la Babele storica fatta di culture diverse, classi sociali differenti, molti umani dai sentimenti opposti che provano a stare insieme legati da minuscole schegge di rapporti causa-effetto.

Il regista Alejandro González Iñárritu nel 2006 chiude con Babel la sua cosiddetta trilogia della morte, una serie di film dove il regista ha mostrato quanto secondo lui tutti gli esseri umani siano collegati da sottili fili invisibili che legano indissolubilmente le vite di ciascuno. Il film è stato premiato a Cannes nel 2006 per la miglior regia ed è una pellicola dove svetta una coppia inedita al cinema formata da Cate Blanchett e Brad Pitt

 
Il film. Dopo Amores perros e 21 grammi il regista racconta di quattro realtà diverse e apparentemente distanti tra loro, sono quelle di una famiglia marocchina, una statunitense, una badante messicana e un padre e una figlia giapponesi), che si troveranno a scoprirsi inconsapevoli vicini di esistenza.

C’è la coppia americana in crisi, formata da Pitt e Blanchett, che in seguito ad un incidente scatenato da una coppia di fratelli marocchini, di cui seguiamo la storia, sarà protagonista di un effetto domino sulla vita di altre tre storie intrecciate raccontato da una fotografia incantevole e la solitudine di una ragazza sordomuta di Tokyo. Dall’Africa al Giappone, Iñárritu mostra ancora una volta la propria ossessione per le relazioni che si intrecciano casualmente e un vero e proprio amore per quella teoria del caos così ben descritta dalla domanda: ‘Il battito di ali di una farfalla può scatenare un uragano a migliaia di chilometri di distanza?’. 

 
Dietro le quinte. Il film è stato plurinominato agli Oscar vincendo solamente un premio nella categoria Miglior colonna sonora. 
 
La scena da antologia. La scena che chiude il cerchio; quella struggente di un padre che telefona alla nutrice dei propri figli. 
 
Perché vederlo. Ad alcuni lo schema del regista messicano, ormai diventato al terzo film un po’ troppo prevedibile, può sembrare non proprio il massimo dell’originalità. Ma il film funziona bene dal punto di vista drammatico; meglio non perderselo. 
 
Dove e quando. Venerdì 16 marzo alle ore 21:10 su Rai Movie. 
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