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Stasera in TV, 15 marzo: un glaciale Michael Fassbender in Centurion

A partire dalla leggenda di una Legione romana, il regista di The Descent mette in scena un film in costume da non disprezzare troppo.

15.03.2017 - Autore: Mattia Pasquini (Nexta)
È sempre tempo di Sandaloni! Tanto più quando a combattere tra i soldati Romani, nel Peplum Centurion di Neil Marshall è un bel tomo del calibro di Michael Fassbender. Volto molto amato dal pubblico italiano, tanto quanto la splendida Olga Kurylenko (vista anche nel To the wonder di Terrence Malick e in La corrispondenza di Giuseppe Tornatore).

Il film. La saga della leggendaria Legione IX Hispana dell'esercito romano, che per anni si è creduto fosse scomparsa nel nulla, rivive in un film epico e sanguinario, dal regista di culto di The Descent e Doomsday. Il generale Virilus, alla guida della legione sull'impervio suolo britannico, ancora in mano ai guerrieri celtici, ha il compito di sconfiggere i Pitti. In marcia verso l'obiettivo, guidati dalla donna guerriera Etain, un'indigena catturata dagli invasori, i romani sono vittima di un agguato. Il valoroso Quintus Dias, insieme a un manipolo di sopravvissuti, si inoltra in territorio nemico per tentare di salvare il generale, catturato dal re dei Pitti.



Dietro le quinte. Furono talmente difficoltose le condizioni nelle quali girò Neil Marshall (convinto a girare 'on location' senza avvalersi di green screen), che più di un attore ebbe dei problemi sul set: 23 comparse si infortunarono, Noel Clarke soffrì di geloni e JJ Feild dovette smise di fumare a causa di ipotermia. Indicativo il fatto che si dovettero persino modificare i veicoli da neve dell'esercito norvegese per permettere a cast e crew di raggiungere alcune delle location più estreme e remote delle Highlands scozzesi. I ringraziamenti a Walter Hill che si possono leggere al termine del film sono dovuti al fatto che proprio Marshall dichiarò di essersi ispirato a I guerrieri della notte del 1979 per il suo film.

Perché vederlo. Per ironia, passione per il trash e… ormoni. Ottimi motivi, per recuperare uno dei film più disdegnati di un regista interessante (Marshall ci aveva regalato Dog Soldiers prima del The Descent che lo lanciò), poi rifugiatosi principalmente in tv, con la direzione di episodi vari di Constantine, Westworld, Black Sails e Il trono di spade. E di un attore giunto sulla cresta dell'onda grazie alle interpretazioni in Shame e Hunger, che qui rispolvera quanto vissuto in occasione dell'esordio in 300 di Zack Snyder. Questo "Ninth Legion" (come doveva intitolarsi, quando lo script prevedeva che la Etain di Olga Kurylenko fosse la sorellastra della Arianne di Imogen Poots). Un film che approfittando dei trascorsi horror del primo e virtuosistici e muscolari del secondo, riesce a trascinarci in un contesto remoto e selvaggio dove tutto può succedere. Anche di restare avvinti e convinti.



La scena da antologia. Il salto nel vuoto dei sopravvissuti della Nona Legione, per sfuggire alla tribù dei Pitti guidata dalla spietata Etain (Olga Kurylenko) potrebbe bastare, ma preferiamo - e con noi molto del pubblico, soprattutto dei fan dell'attore, che apprezzeranno - ricordare la corsa a torso nudo di Michael Fassbender, sopravvissuto a stento alle locali temperature 'sottozero' per amore del film… forse.

I Premi. Candidato al Saturn Award per il Miglior Film Internazionale della Academy of Science Fiction, Fantasy & Horror Films statunitense… e null'altro.

Dove e quando. Alle 21.05 su Rai 4, canale 21 del digitale terrestre e 10 della piattaforma satellitare TivùSat.