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Stasera in TV, 13 marzo: American Sniper, Bradley Cooper e il lato umano della guerra in Iraq

Clint Eastwood racconta la sindrome da stress post traumatico e il patriottismo di un fedele Navy SEAL

American Sniper 

American Sniper 

13.03.2017 - Autore: Alessia Laudati (Nexta)
Considerando la media di incasso di un film che avesse al centro il tema dei conflitti in Iraq e in Afghanistan e il relativo impegno americano, Clint Eastwood ha fatto registrare un bel record. 543 milioni di incasso dollari in tutto il mondo è l’incasso ottenuto da American Sniper, film che racconta la vera storia di Chris Kyle, ex membro degli eccellenti Navy SEAL, sia negli anni in cui fu in missione in Iraq come cecchino infallibile, sia nei momenti in cui fece ritorno a casa manifestando tutti i segni della malattia da stress post traumatico.
 

Il film è tratto dall’autobiografia che Kyle scrisse di proprio pugno prima di essere ucciso da uno di quei reduci come lui che proprio l’ex soldato cercava di aiutare personalmente.
 

American Sniper è uscito nel 2014 ed è un film dove Eastwood reinterpreta i temi cari al suo cinema con una chiave maggiormente connessa alla cronaca e attraverso l’ausilio di un grande interprete come Bradley Cooper. Nel film infatti è la lente del personale, dell’uomo con le sua aspirazioni, del soldato cresciuto con il mito della difesa della patria, a mettere a fuoco il tema della guerra e della situazione dei reduci. Non è assente in American Sniper una certa epica bellica, cioè la celebrazione dell’impegno e della missione del corpo militare spesso priva di contrappesi e di riflessioni che possano mostrare anche il punto di vista del ‘nemico’. 
 
Il film. Chris Kyle è un giovane del Texas, cresciuto in una famiglia credente in Dio, amante della caccia, dei rodeo, della sua famiglia e della patria. Decide di arruolarsi nei Navy SEAL, il famoso corpo d'élite della Marina degli Stati Uniti. Nel 2004, dopo gli attacchi dell'11 settembre 2001, Kyle partecipa al suo primo turno di combattimento a Falluja, in Iraq, dove viene impiegato come cecchino per proteggere i suoi commilitoni. Presto diviene un mito grazie alle sue abilità di cecchino, tanto da meritarsi il soprannome di Leggenda in quanto cecchino più letale nella storia delle forze armate statunitensi.

 
Tuttavia per Kyle diventa sempre più difficile tornare a casa e vivere una vita normale in compagnia della moglie. Le immagini della guerra lo perseguitano rendendolo violento e aggressivo anche in famiglia. Solamente capendo di essere afflitto da una malattia causata dallo stress vissuto in missione, riuscirà ad aiutare se stesso e gli atri reduci come lui. Nel cast del film anche Sienna Miller nei panni della moglie di Kyle. 
 
Dietro le quinte. Il vero Chris Kyle una volta dichiarò che se avessero mai voluto fare un film su di lui sarebbe dovuto essere girato da Clint Eastwood e da nessun altro. 
 
Perché vederlo. American Sniper non è un film da vedere a cuor leggero. È una visione particolare del tema bellico e una storia personale molto intensa con una sua morale integerrima. Eppure è una testimonianza reale della storia di un uomo che nel sogno americano e nella difesa della patria ha creduto fino in fondo pagando anche un prezzo molto alto. 
 
La scena da antologia. Il colloquio tra chris e la moglie quando la donna manifesta tutto il proprio dolore perché incapace di capire il perché della volontà del marito di tornare in Iraq invece di stare a casa con la famiglia. 
 
I premi. Premio Oscar come Miglior montaggio sonoro a Alan Robert Murray e Bub Asman.