Un po' Rocky, perché nella metafora della lotta vivono sentimenti come la speranza, la resilienza, l'eroismo, un po' favola piena di morali positive e solo alla fine film di fantascienza dall'approccio critico al tema della violenza umana.
Queste caratteristiche descrivono Real Steel, film del 2011 diretto da Shawn Levy e prodotto da Steven Spielberg insieme a Robert Zemeckis. Real Steel è ispirato al racconto Acciaio (Steel) di Richard Matheson, in precedenza già adattato per la televisione con l'episodio della serie televisiva Ai confini della realtà dal titolo Ai confini della realtà: Steel. Gli interpreti principali del film sono Hugh Jackman e Evangeline Lilly e il film fu un vero successo al botteghino USA pur ricevendo qualche perplessità da parte dei critici.
Queste caratteristiche descrivono Real Steel, film del 2011 diretto da Shawn Levy e prodotto da Steven Spielberg insieme a Robert Zemeckis. Real Steel è ispirato al racconto Acciaio (Steel) di Richard Matheson, in precedenza già adattato per la televisione con l'episodio della serie televisiva Ai confini della realtà dal titolo Ai confini della realtà: Steel. Gli interpreti principali del film sono Hugh Jackman e Evangeline Lilly e il film fu un vero successo al botteghino USA pur ricevendo qualche perplessità da parte dei critici.
Si tratta di una pellicola ambientata nel 2020 con al centro della narrazione un rapporto padre/figlio che non delude in quanto a pathos e che complice la regia di Levy, la mente dietro si successi della trilogia de Una notte al museo, riesce a qualificarsi quasi come una pellicola adatta a tutta la famiglia. Un meccanismo che funziona perché la fantascienza di Real Steel tradisce la sua carica più dura in favore di un sentimentalismo buono e di una storia che combina sport, adrenalina e amore per la meccanica dei robot.
Il film. L'attore Hugh Jackman interpreta l'ex pugile decaduto Charlie che nel 2020 ha come unica prospettiva quella di allenare e programmare i robot che hanno sostituito totalmente gli umani in questo genere di disciplina sportiva. La violenza dell'atto è quindi delegata a una macchina con meno rischi per l'integrità degli esseri umani. Il racconto si sposta di conseguenza sull'allenamento e sul potenziamento delle preziose macchine che vincendo fanno guadagnare soldi, prestigio e fama. La svolta per il personaggio di Charlie si presenta quando deve occuparsi del figlio undicenne Max (Dakota Goyo) in via esclusiva. Con l'aiuto del bambino rimetterà in sesto un vecchio robot cominciando a vincere partite su partite e andando incontro ad un cambiamento che coniugherà la dimensione professionale con quella esistenziale. Grande plauso anche alla ricostruzione dei robot-lottatori che è avvenuta sia in CGI sia dal vero, con la costruzione di veri modelli di robot.
Dietro le quinte. Real Steel è l'ultimo adattamento in ordine cronologico di un racconto firmato dallo scrittore Richard Matheson, dalla cui opera cui fu tratto anche il film Io sono leggenda, prima della sua morte avvenuta il 23 giugno del 2013.
La scena da antologia. La prima vittoria del robot Atom - contro ogni aspettativa - sul robot Metro.
Perché vederlo. Una favola distopica non troppo cruda con buoni elementi di adrenalina e di buoni sentimenti.
Dove e quando. Martedì 12 settembre alle ore 21:00 su Rai 4.
