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Stasera in TV 11 novembre: Per (ri)scoprire Indiana Jones e il tempo maledetto

Considerato il più debole tra i capitoli della quadrilogia - in espansione - il sequel dell'Arca Perduta ha ancora molto da dire.

11.11.2018 - Autore: Mattia Pasquini
Secondo di quattro capitoli, nel 1984 Steven Spielberg riuscì a rendere indimenticabile anche il suo Indiana Jones e il tempio maledetto. E se anche il capostipite I predatori dell'arca perduta resta un cult irraggiungibile e i successivi Indiana Jones e l'ultima crociata e Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo (del 2008) continuano a dividere il pubblico, è anche grazie a questo che ancora si parla di continuare la saga...

Il film. Nel 1935 l'archeologo Indiana Jones, in Cina, recupera per un potente di Shangai un prezioso cimelio. Ma il potente fa di tutto per farlo fuori e Indiana È costretto a fuggire su di un piccolo aereo insieme ad una cantante di cabaret - Willie - e ad un ragazzino cinese che gli fa da guida. Abbandonato dai piloti, l'aereo precipita sulle montagne tibetane...



Dietro le quinte. Per quanto ambientato in India, il film venne girato nello Sri Lanka dopo il divieto delle autorità offesi dalla sceneggiatura al punto da bandirlo in tutto il Paese. E dire che si cambiò persino il 'Tempio della Morte' che si era scelto inizialmente per il titolo. Non l'unico cambiamento, visto che inizialmente fu Chris Columbus a scrivere una bozza per il film, nel quale Indy volava in Africa per scontrarsi con un principe delle Scimmie (rifiutato per i troppi stereotipi sugli africani). Stando al film, interessante cercare il cameo di George Lucas (il missionario sullo sfondo della scena iniziale in aeroporto) e la breve apparizione di Dan Aykroyd (che indirizza Ford e il suo piccolo amico verso l'aereo), tanto quanto ricordare che in quello che fu il suo secondo film, Kate Capshaw (scelta dopo aver provinato circa 120 pretendenti) strilla per ben 71 volte.

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Perché vederlo. L'ennesima prova - se ce ne fosse stato bisogno - di quanto sappia ottenere Mr. Spielberg da una storia anche non indimenticabile. Non si fraintenda, che qui tutto è di ottimo livello, dagli attori alla musica di John Williams, dagli effetti della LucasArts al sonoro e il montaggio. La scelta di un tono più umoristico di altri fu un tentativo apprezzabile che, per quanto ricalibrato successivamente, fece di questo capitolo - anche per la presenza dei due anomali coprotagonisti (Shorty e la Willie di Kate Capshaw) - un unicum. Eppure, nonostante questo, l'autoparodia del regista di Cincinnati conserva un'anima oscura tutta da scoprire e gustare...
 

La scena da antologia. Il banchetto indiano al palazzo di Pankot è sicuramente il momento che tutti ricordano, ma più che il giovane maharajah a colpire l'attenzione sono le varie portate del pranzo: o; serpente a sorpresa, gli scarafaggi giganti, il brodo di occhi e l'indimenticabile cervello di scimmia semifreddo!

Premi. il BAFTA (su quattro nomination) e l'Oscar per i Migliori Effetti Speciali Visivi (quello per la Colonna Sonora andò invece a Passaggio in India) furono i premi più importanti a fronte di una grande attenzione internazionale da parte di Saturn Awards, DVD Exclusive Awards, Satellite e altri...

Dove e quando. Alle 21.25 su Rete 4, canale 4 del digitale terrestre e della piattaforma satellitare TivùSat.