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Stasera in TV 11 agosto: il Ray Charles di Jamie Foxx, una pietra miliare del cinema Usa

Taylor Hackford conquista l'Academy e Hollywood con un film dai molti record, una storia profondamente statunitense.

11.08.2017 - Autore: Mattia Pasquini (Nexta)
Il primo biopic 'Afro Americano' a essere nominato come Miglior Film agli Oscar, e il primo a ottenere sei nomination. Un grande Jamie Foxx, vincitore di Oscar e Golden Globe con la sua interpretazione del leggendario Ray Charles. Questo e molto altro è il Ray di Taylor Hackford.

Il film. La vita di Ray Charles: dalla nascita ad Albany, in piena Depressione, alla tragedia del fratellino morto annegato; dalla malattia che a sette anni lo rende non vedente alla firma di un contratto con la Atlantic che segna l'inizio di una carriera leggendaria...



Dietro le quinte. Perché il diretto interessato potesse leggerla e approvarla, la sceneggiatura venne tradotta in braille su richiesta dello stesso Ray Charles, che morì per le complicanze di una malattia al fegato all'età di 73 anni, il 10 giugno 2004 dopo la fine delle riprese del film, che seguì - anche nel primo montaggio - fino alla fine. Un film che avrebbe potuto esser realizzato prima, visto che i diritti erano in possesso di Taylor Hackford sin dal 1987, senza che potesse trovare degli Studios che finanziassero il progetto. Che avrebbe potuto approfittare della figura di Denzel Washington, che soprassedette lasciando campo libero all'ottimo Jamie Foxx. Questi si impegnò come non mai, tra le riprese e le lezioni di piano (che suona davvero nel film, anche se la voce è quella originale di Charles) e quelle di braille. Per non parlare della scelta di avere incollate le palpebre per 12 ore al giorno, per potersi immedesimare nel personaggio interpretato.

Perché vederlo. Un lavoro di produzione di 15 anni, un viaggio, che parte con un ragazzo deciso a salire su un pullman per lasciare il profondo sud della Georgia. Questa è solo la premessa del film che racconta la storia della vita di Ray Charles. E con essa molte altre storie. Grazie alla sensibilità, l'arte e il tocco di un regista come Taylor Hackford che - orchestrando circa 40 brani - ci immerge nei ricordi più intimi, i conti non chiusi, le visioni e i flashback di un uomo impegnato a farsi strada dentro di sé e nelle nostre emozioni. Tra Sogno Americano e Storia, tra buonismo e mito, un film ricco di suggestioni, pagine e pagine da sfogliare, una dopo l'altra.



La scena da antologia. Il Ray bambino, da poco costretto a far i conti con la sua nuova condizione e a sopravvivere in un mondo trasformato e pieno di insidie, ma soprattutto a farlo senza contare sull'aiuto di nessuno, è il ricordo più toccante ed emblematico dell'artista da adulto, in fondo giustamente orgoglioso di sé. Uno dei momenti più rivelatori e significativi dell'intero film, per altro costellato di scene e di numeri musicali  memorabili.

I premi. Il Premio Oscar per il Miglior Attore Protagonista a Jamie Fox (bissato da quello per il Missaggio Sonoro) fu la principale consacrazione per il film e per un attore 'geniale' come il personaggio che interpretava. Nonostante il nulla di fatto sulle altre quattro nomination dell'Academy, il team intero si consolò con un altro Golden Globe, due BAFTA, uno Screen Actors Guild Award e una pioggia di altri riconoscimenti (principalmente a Foxx, di nuovo) e un piccolo grande trionfo ai Black Reel Awards, ai Satellite e agli Image Awards. Oltre ai due Grammy Awards per la Colonna Sonora e il Best Movie for Grownups della AARP.

Dove e quando. Alle 21.00 su Iris, canale 22 del digitale terrestre e 11 della piattaforma satellitare TivùSat.
 
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