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Stasera in TV 1 maggio: Le star di Hollywood ci raccontano la crisi in La grande scommessa

Nel film di Adam McKay sono Christian Bale, Steve Carell, Ryan Gosling e Brad Pitt il poker d'assi con cui il film ha vinto ogni mano… e un Oscar.

Nei cinema con La grande scommessa (2015)

01.05.2018 - Autore: Mattia Pasquini
Gli investitori di Christian Bale, Steve Carell, Ryan Gosling e Brad Pitt non potevano non attrarre grande attenzione sul La grande scommessa di Adam McKay, ma il film tratto dal libro di Michael Lewis (lo stesso di Moneyball e The Blind Side) The Big Short - Il grande scoperto ha presto acquisito una forza propria, grazie al passaparola e alla vicinanza del tema trattato alla vita degli spettatori di tutto il mondo.

Il film. Quando quattro investitori visionari - al contrario di quanto mostrato dalle grandi banche, dai media e dal governo stesso - intuiscono che l’andamento dei mercati finanziari avrebbe portato alla crisi mondiale dell’economia, mettono in atto La Grande Scommessa. I loro coraggiosi investimenti li porteranno nei meandri oscuri dei sistemi bancari moderni, facendoli dubitare di tutto e tutti.



Dietro le quinte. Non è la prima volta che capita, ma visto lo sviluppo della vicenda colpisce che Christian Bale non abbia condiviso il set - e quindi alcuna scena - con nessuno dei suoi compagni protagonisti. E non fu a causa del brutto infortunio al ginocchio subito prima di iniziare le riprese, come racconta il regista, che avrebbe voluto sostituirlo con una controfigura in un paio di scene. McKay dovette rassegnarsi al fatto che fosse l'attore a interpretarle, ma volle una coppia di dottori sul set in caso di imprevisti. Una curiosità è quella relativa agli uffici della fallita Lehman Brothers, che vennero ricostruiti per il film nella lobby del New York State Department of Financial Services, a Manhattan.

Perché vederlo. Non male come prima volta in un film drammatico - e senza il suo fido Will Ferrell - per l'Adam McKay del Saturday Night Live e Anchorman, qui alle prese con un film complicato, e non solo per il tema trattato. Intelligentemente affrontato dalla parte di una certa ambigua élite, dalla parte degli esperti, come nel pregevole Margin Call, e non da quella delle vittime, come spesso vediamo fare al cinema più indulgente o 'facile'. Una QUASI spiegazione dell'esplosione della bolla dei mutui subprime e il conseguente tracollo del mercato globale del 2007-2008, che alterna digeribili spiegoni e grande scrittura, soprattutto dei personaggi, soprattutto del Mark Baum di Steve Carell.
 

La scena da antologia. L'amore per Steve Carell (The Office, Foxcatcher) è tale che avremmo scelto qualsiasi scena avesse interpretato, ma è un piacere poter evidenziare le sue qualità anche in un cast tanto dotato e celebre… Senza nulla togliere alla scena della vasca da bagno, in cui Margot Robbie venne 'costretta' a bere davvero champagne Dom Perignon invecchiato 20 anni (e a imparare le proprie battute a memoria, non senza difficoltà) solo per un cameo. E dire che nello script originale si era pensato a riprendere Scarlett Johansson sotto una cascata, come anche avrebbe dovuto esserci Beyoncé e non Selena Gomez al tavolo da gioco di Las Vegas…

I Premi. Il film vinse il Premio Oscar per la Miglior sceneggiatura non originale a Adam McKay e Charles Randolph, ma altre quattro furono le nomination dell'Academy (come miglior film, miglior regia, miglior attore non protagonista a Christian Bale e miglior montaggio) che fecero di questo film un 'imperdibile' nonostante i pochi altri riconoscimenti.

Dove e quando. Alle 21.10 su Paramount Channel, canale 27 del digitale terrestre e della piattaforma satellitare TivùSat.