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Star Trek: Nemesis

L'ultimo contatto è avvenuto nel '98, con l'uscita di "Star Trek: Insurrection". Da allora, milioni di trekkies aspettano con ansia l'ultimo appuntamento con la fantascienza più cult. L'attesa ora è finita.

Star Trek Nemesis

12.04.2007 - Autore: Adriano Ercolani
di Stuart Baird; con Patrick Stewart, Jonathan Frakes, Brent Spiner, Levar Burton, Michael Dorn, Gates McFadden, Marina Sirtis.   L'equipaggio dell'ormai leggendaria nave spaziale Enterprise, comandata sempre dall'altrettanto leggendario capitano Jean-Luc Picard (Patrick Stewart) si trova questa volta a fronteggiare un nemico temibile quanto imprevisto: si tratta di Shinzon (Tom Hardy), nuovo pretore del pianeta dei Romulani, popolo ostile e bellicoso. La peculiarità che rende però il nuovo nemico così particolare è che il suo DNA è lo stesso del capitano Picard: Shinzon infatti è un suo clone, divenuto malvagio e vendicativo a causa di una vita vissuta tra schiavitù e torture. L'intento dell'avversario dell'Enterprise è quello di uccidere Picard, trapiantarsi il suo DNA per sopravvivere, e soprattutto distruggere la terra che lo ha cacciato.   Anche se affezionati agli ormai decennali personaggi della serie (sia cinematografici che televisivi), dobbiamo confessare che ci resta difficile difendere questa ultima puntata di "Star Trek"; se la storia scritta da John Logan lo sceneggiatore de "Ogni Maledetta Domenica (Any Given Sunday, 1999) e "Il Gladiatore" (Gladiator, 2000) in teoria avrebbe potuto funzionare, in quanto interessante non soltanto nello svolgimento delle azioni, ma anche per i contenuti ed i sottotesti presenti, tutte le potenzialità dello script sono state sprecate da una messa in scena approssimativa e per nulla accattivante; e dire che il cast tecnico - Jeffrey L. Kimball alla fotografia, Bob Ringwood ai costumi, Jerry Goldsmith alle musiche è decisamente di prim'ordine, ma viene decisamente sprecato da una regia sciatta, che si appiattisce in uno stile para-televisivo che non sfrutta le potenzialità, soprattutto visive, che un film di fantascienza può offrire. Peccato davvero, perché in alcune parti "Star Trek La Nemesi" è un film riuscito: le scene di battaglia tra le due astronavi avversarie sono piuttosto coinvolgenti, soprattutto grazie alla resa degli effetti speciali. Bisogna poi dire che i personaggi che continuiamo a vedere da anni vengono di volta in volta potenziati con sfaccettature nuove: in questo caso il tema del doppio, sviluppato sia nella vicenda che riguarda Picard ed il suo clone che di Data e l'androide a lui simile, risulta interessante e sufficientemente approfondito; attori poi come Patrick Stewart sono ormai caratteristi consumati, che riescono con un solo sguardo a comunicare allo spettatore tutto il mondo interiore del personaggio. In mano ad un regista in grado di osare di più, sia per quanto riguarda l'aspetto visivo che il ritmo narrativo, probabilmente "Nemesi" sarebbe risultato un lungometraggio del tutto riuscito. In mano a Baird invece il film spreca molte delle sue potenzialità, e si limita ad essere un prodotto di medio livello, capace di accalorare (forse) i fans della serie, ma deludente per palati più raffinati.