NOTIZIE

Skins USA

Altro giro stessa corsa. Pronti a ricominciare tutto dal principio?

Skins USA

19.05.2011 - Autore: Valeria Roscioni
Il giorno della marmotta era un bel film. Bill Murray era costretto a rivivere da capo sempre la stessa giornata ed ogni volta qualcosa cambiava. Era ogni piccolo cambiamento, unito al fatto che solo il protagonista era conscio di vivere in un copione già scritto, a divertire lo spettatore tendendo desta la sua attenzione.

Il remake americano di Skins è Il giorno della Marmotta delle serie TV. Persino nel trovargli un titolo nessuno si è spremuto le meningi: Skins USA, e passa la paura. Alla faccia dei corsi e ricorsi storici persino il titolo del primo episodio è lo stesso: Tony. Solo che al posto del volto espressivo di Nicholas Hoult, coperto da un piumone su cui sono stampati due corpi nudi dai piedi fino al collo, c’è quello di James Newman, sotto una sovraccoperta con dei ragni, stesso fisico prestante ma decisamente meno verve. È proprio il caso di dire che il buongiorno si vede dal mattino. Appena alzato il nuovo Tony si comporta come il vecchio ma non gli somiglia non solo nell’aspetto ma anche nello spirito, uno spirito contraddittorio, ribelle, edonista, perfido, esaltato ma anche fragile, tendenzialmente adolescenziale. Non erano solo i dialoghi a parlare di lui e a volte per lui, era quello sguardo azzurro, quella grinta, quell’aria inglese che rendeva lui e i suoi compagni di (dis)avventure una fotografia efficace di una generazione schiacciata tra una festa, una bevuta, una crisi depressiva e la verginità da perdere.

Ogni volto una puntata, ogni stagione un gruppo di amici, così funziona e funzionava Skins, che negli anni ha perso il suo smalto. Aveva senso sperare di ritrovarlo ricominciando di nuovo. Incontrando in un’atra città quegli stessi protagonisti, Cassie, che ora si chiama Cadie, Sid, ora Stanley, e tutta la banda. Si parlava di anoressia, di abbandono, di amore, di sesso, di pubertà, di scorrettezza e tutto senza peli sulla lingua. Sono temi reali, veri, vivi, sempre attuali e necessitano di uno stile proprio per poter essere affrontati, un semplice cambio di continente li rende vuoti, meno reali, incapaci di coinvolgere chi guarda.

Si assiste quindi ad una storia che si conosce, con dialoghi già sentiti e inquadrature già viste. Perché mai? Repetita iuvant ma non in TV. Per chi volesse un ripasso l’appuntamento è da venerdì 20 maggio alle 23:30 su MTV. 
FILM E PERSONE