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Sean Penn

Sean Penn

sean penn

18.05.2001 - Autore: Luca Perotti
Negli anni ottanta, nonostante le mani del pubblico spellate per gli applausi e le penne dei critici pronte a lodarne le prime avvincenti interpretazioni, lattore americano nativo di Burbank era solito occupare le pagine dei tabloid più per la sua irascibilità regolarmente sfogata su fotografi ficcanaso che per le sue capacità attoriche. Inoltre, nel 1985, lincontro sul set del video material girl e il successivo matrimonio lampo con la regina indiscussa del pop, Madonna, distolsero ulteriormente lattenzione dellopinione pubblica dalle sue performances sul grande schermo. Fortunatamente, forse, visto che la coppia lavorò assieme nel mediocre Shangai Surprise prima di divorziare ammettendo levidente errore di valutazione dovuto alla giovane età. Il ruolo in quel film, tuttavia, non cancellò quanto di buono Sean aveva mostrato fino a quel momento e non impedirono affatto alla sua carriera di impennarsi fino alla definitiva consacrazione avvenuta nel decennio successivo. Quasi per caso, verrebbe da dire, visto che nel 1991, anno in cui inizia la relazione con lattuale consorte Robin Wright e in cui debutta alla regia con Lupo solitario, la dolente storia di due fratelli sullo sfondo di unAmerica ancora segnata dalla sporca guerra vietnamita. Sean annunciò, infatti, di aver trovato il suo modus vivendi dietro la macchina da presa e di dare un bel taglio alla sua carriera di attore. Ma, fortunatamente, si trattò di una dichiarazione frutto del suo temperamento impulsivo, poiché da quel momento in avanti i personaggi interpretati continuarono ad essere numerosi e, soprattutto, indimenticabili. Dal bizzarro e laido avvocato che affianca Al Pacino in Carlitos way (seconda pellicola girata sotto la tutela di Brian De Palma, dopo Vittime di Guerra del 1989) al chitarrista sublime e rozzo di Accordi e Disaccordi di Woody Allen, che gli valse la seconda nomination alloscar dopo quella ottenuta nel 1996 per il commovente ruolo del condannato a morte nellaccusatorio Dead man Walking di Tim Robbins. Se quello di Los Angeles è stato un premio finora solamente agognato, riconoscimenti concreti sono invece giunti dagli altrettanto prestigiosi festival di Cannes e di Venezia. Questultimo gli assegnò la coppa Volpi nel 1998 per Hurlyburly ( tradotto in Italia con lameno titolo Bugie, Baci, Bambole e Bastardi), mentre la croisette lo ha visto stringere tra le mani la Palma doro per Shes so lovely, scritto da Cassavetes padre, diretto da Cassavetes figlio e da lui prodotto. Nel 1995 arriva la sua seconda opera da regista: quel I tre giorni per la verita, aspro e cupo racconto di un padre deciso ad uccidere il guidatore sbronzo colpevole della morte della figlia, che bissò il successo, soprattutto tra i critici, del precedente Lupo solitario. Eclettico e scrupoloso, Sean Penn dà il meglio di sè sia nei panni del perdente maledetto, solitario creatore di dolorosi frammenti poetici come nel recente Il Mistero dellacqua della rediviva Kathryn Bigelow; sia quando il suo istinto violento e fuori dalle righe può manifestarsi in lunghi e travagliati monologhi come nel suddetto Hurlyburly. La padronanza dei dettami dellactors studio ha ormai raggiunto una maturità inalterabile, costantemente plasmata dallesperienza sviluppata durante i suoi esordi nei teatri off di Broadway.
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