Con quelle orecchie un po’ a sventola da cucciolo ferito e l’espressione malinconica si è reso protagonista di una liaison messa continuamente in pericolo dal fatto che a dividere sentimentalmente i due giovani protagonisti di Roswell - Liz e Max - c’era un ostacolo non irrilevante come la distanza siderale tra la Terra e lo spazio. Jason Behr è l’attore che per ben tre stagioni ha prestato il proprio volto a Max Evans, l’alieno metà terrestre metà figlio delle stelle della serie sci-fi Roswell tratta dai romanzi della saga Roswell High di Melinda Metz.
Una serie arrivata anche in Italia che in America ha sempre rappresentato un fenomeno di nicchia continuamente minacciato dalle decisioni controverse dei vertici produttivi e salvato alla fine dall’affetto dei fan. Infatti la Warner Bros voleva chiudere il teen drama già alla fine della prima stagione ma un gruppo ben nutrito di spettatori trovò il modo di scatenare una campagna – fatta di numerose mail inviate alla casa di produzione e di uno slogan creato ad hoc ‘Roswell is hot’ – per impedire lo spegnimento definitivo della serie. Funzionò. Roswell andò avanti per altre due stagioni e fu trasmesso anche in Italia. Proprio nel nostro Paese ebbe un ottimo successo di pubblico lanciando in parte la carriera dell’attrice Katherine Heigl.
Ora in America rischia addirittura di riattivarsi la febbre di Roswell visto che di recente The CW ha annunciato di essere al lavoro su un reboot della serie: Roswell, New Mexico. A Max (Behr) fu affidato - dal 1999 al 2002 – il difficile compito di reggere l’allure da protagonista e di rendere credibile un personaggio che più che essere ‘maledetto’ tendeva invece a essere tormentato e malinconico, spesso misterioso, al punto da risvegliare la sindrome da crocerossina di Liz (Shiri Appleby) e forse anche di buona parte del pubblico femminile.
Questo succedeva negli anni ’90-2000; che fine ha fatto oggi Max?
Jason Behr, dopo la chiusura dello show, ha continuato a militare come attore nel genere sci-fi e horror. Già prima di diventare la star di Roswell era apparso in piccolissimi ruoli in Buffy - L’ammazzavampiri e Settimo cielo, fino a lavorare in ben 6 episodi della serie TV Dawson’s Creek. L’era post-Roswell lo ha visto lavorare al cinema a fianco di Sarah Michelle Gellar in The Grudge, uno dei suoi ingaggi più importanti dopo la chiusura del teen drama. Nel 2012 ha poi partecipato a diversi episodi della serie TV I signori della fuga nel ruolo di Damien Fontleroy. Ora, dopo l’annuncio del reboot, chissà che qualche produttore si ricordi del suo sguardo languido per confezionare per lui – al cinema o in TV - un ruolo da seduttore più maturo.