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Scemo piu' scemo inizio' cosi'

Sulla scia della moda dei remake, sequel e prequel, è stato realizzato questo nuovo capitolo della serie "Scemo & più scemo" che diede fama mondiale a Jim Carrey e ai fratelli Farrelly.

Scemo piu' scemo

12.04.2007 - Autore: William Chioccini
(Dumb & Dumberer: When Harry met Lloyd) Regia di Troy Miller con Eric Christian Olsen, Derek Richardson, Mimi Rogers.   Lloyd e Harry sono due ragazzi "speciali" al loro primo giorno di scuola. Presi di mira dai bulli del liceo, nonché vittime della propria genuina idiozia, si incontrano e fanno amicizia, generando una situazione più imbecille dell'altra.   Sulla scia della moda dei remake, sequel e prequel, è stato realizzato questo nuovo capitolo della serie "Scemo & più scemo" che diede fama mondiale a Jim Carrey e ai fratelli Farrelly, quelli di "Tutti pazzi per Mary". I due giovani attori che interpretano i protagonisti si danno da fare per imitare al meglio Jim Carrey e Jeff Daniels con smorfie, camminate ciondoloni e natiche di fuori ogni volta che si piegano. Il duo rimane coinvolto nella cospirazione organizzata dal preside della scuola, il quale vuole frodare un mucchio di soldi allo Stato istituendo una fittizia classe per alunni "speciali". Harry e Lloyd vengono incaricati di reclutare altri ragazzi come loro per raggiungere il numero minimo. Nella propria ingenua stupidità i due scelgono dei compagni che sembrano degli scemi; in realtà sono solo studenti ordinari, sfaticati e pronti a tutto per scansare lezioni, voti ed esami. A contrastare le mosse del preside c'è la bella e bionda Jessica, giornalista in erba che deve scrivere un articolo sulla classe dei ragazzi "speciali" per il giornale della scuola. Probabilmente l'unico personaggio dotato di un barlume di intelligenza, Jessica non ci mette molto a capire cosa succede. Purtroppo i suoi sforzi vengono vanificati dalle cretinate di Harry e Lloyd che si fanno in quattro per aiutarla, ottenendo quindi il risultato opposto. L'illuminazione arriva solo alla fine: in quello che appare un vero e proprio stato di grazia, i nostri eroi capiscono come stanno le cose e partono alla riscossa. Ancora una volta sono i buoni a vincere, anche se in questo film non si dovrebbe parlare di "buoni" e "cattivi", quanto di "scemi" e "più scemi".   Gag a ripetizione, doppi sensi, belle attrici, molta azione e totale assenza di senso: ecco gli ingredienti di questa commedia demenziale adatta a chi, guardandola, non teme di sentirsi uno scemo.