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Robots

La fantasia di Chris Wedge ci regala un nuovo film di animazione che racconta un mondo immaginario popolato solo da robot. Protagonista un giovane sognatore che vuole cambiare il mondo...

Robots

19.05.2009 - Autore: Rossana Cacace
Dalla fantasia di Chris Wedge, autore del cortometraggio ‘Bunny’, premiato con un Academy Award®, e regista del ‘L’era glaciale’, arriva al cinema dal 24 marzo il mondo di ‘Robots’. E’ un universo popolato soltanto da robot ma i sentimenti che li animano sono tutti profondamente umani.

Anche qui i bambini piangono ma quando non li si sopporta più basta abbassare il volume, la colazione è a base di delizioso olio fumante da cospargere sui propri componenti meccanici e tanto altro; per il resto gli abitanti di questo mondo si commuovono, ridono, suonano, ballano, c’è persino una citazione della famosa popstar Britney Spears.

Il protagonista del lungometraggio prodotto dalla Twentieth Century Fox si chiama Rodney Copperbottom (doppiato da DJ Francesco), un giovane inventore che sogna con le sue invenzioni di aiutare gli altri robot. Diventato grande saluta i genitori e parte per la meravigliosa città di Robot City dove vive Bigweld, l’inventore che Rodney considera suo maestro, tondo come una palla e geniale.

Qui conosce Fender, un robot un pò malmesso ma simpatico a cui continuamente si staccano testa, braccia e gambe, che diventerà suo grande amico. Fender ha una sorellina maschiaccio Piper le cui treccine non sono altro che due bulbi di doccia. I due sono a capo di un gruppo di robot arrugginiti chiamati Rusties. Vivono in un quartiere operaio, nella casa di zia Fanny la cui caratteristica principale è la dolcezza e un imponente posteriore con il quale muovendosi fa cadere oggetti in continuazione. Il malvagio Ratchet, che grazie ai complotti della madre, la terrificante Madame Gasket, ha preso il posto di Bigweld , vuole eliminarli tutti con un piano diabolico e blocca la produzione dei pezzi di ricambio. Ad aiutare Rodney nella sua missione di sconfiggere i cattivi c’è Cappy una robot bellissima di cui il nostro eroe si innamora. Cappy, come Rodney, proviene da una famiglia operaia (suo padre era un aspirapolvere e sua madre il set di accessori, è così che si sono incontrati).
Come spiega Wedge, quello che si vede nel film è ‘un mondo creato interamente da zero. Non come un film ambientato nell’era glaciale che parla di insetti o pesci..’. Il risultato è una commedia con tante battute, alcuni temi profondi, momenti di commozione ed effetti visivi davvero unici che fanno sembrare i metalli veri e i personaggi realmente verniciati e ammaccati.
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Buon divertimento!
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