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"Resurrezione"
Con il film dei fratelli Taviani tratto dal celebre romanzo di Tolstoj, la fiction vola in alto. Oltre alla protagonista, una magnifica Stefania Rocca, il film è interpretato da Timothy Peach, Antonella Ponziani e Giulio Scarpati...

14.01.2002 - Autore: Adele De Gennaro
Con il film dei fratelli Taviani tratto dal celebre romanzo di Tolstoj, in onda lunedì 14 e martedì 15 su Raiuno in prima serata, la fiction vola in alto. Oltre alla protagonista, una magnifica Stefania Rocca, il film è interpretato da Timothy Peach, Antonella Ponziani e Giulio Scarpati. La fiction racconta la tragica storia damore tra una prostituta condannata ingiustamente ai lavori forzati e il principe Dimitri, divorato dai sensi di colpa per averla sedotta e abbandonata tanti anni prima...
Il matrimonio televisivo tra Tolstoj e i fratelli Paolo e Vittorio Taviani è molto di più di una fiction perchè, già dalle prime immagini, Resurrezione è puro cinema trasportato sul piccolo schermo. Anche i telespettatori più distratti non potranno fare a meno di riconoscere la mano di due maestri: il risultato finale, grazie anche ad un cast internazionale dove svetta tra tutti la nostra Stefania Rocca, è un prodotto di altissima qualità.
Non sappiamo se il pubblico premierà anche Resurrezione dopo aver decretato il successo di Maria Josè di Lizzani (ascolto medio di quasi 10 milioni), ma le premesse parlano da sole: lanteprima organizzata in un cinema romano è terminata con una standing ovation del pubblico, 10 minuti di applausi a registi e interpreti. Costato 11 miliardi e 400 milioni, il film è stato realizzato grazie ad una coproduzione italo-franco-tedesca, con limportante apporto della Filmtre di Grazia Volpi, una presenza costante nei film dei Taviani fin dai tempi di Il sole anche di notte. Già trasmesso a dicembre da France 2, la tv pubblica francese, (share del 23%, di poco inferiore a Il conte di Montecristo), il film è stato anche presentato con successo al Moma di New York e, come sottolinea il direttore di Rai Fiction Stefano Munafò, è la prima volta che i Taviani passano dalla formula classica del film a quella della fiction in due parti. Ma non solo. Loperazione acquista maggior rilievo anche perché i Taviani hanno dato un contributo importante allabbattimento dei pregiudizi nei confronti della Tv. Parole seguite da fatti ben precisi, visto che gli stessi fratelli Taviani annunciano il loro prossimo progetto in Tv: un film tratto da Luisa di San Felice di Alexandres Dumas.
Dal canto loro i Taviani hanno la massima fiducia nel mezzo televisivo, fondamentale per raccontare in 200 minuti un romanzo come Resurrezione, affidato alla forza interpretativa di un cast in cui, oltre alla protagonista una magnifica Stefania Rocca spiccano Timothy Peach, Antonella Ponziani e, in tono minore, Giulio Scarpati. Tra gli interpreti, poi, oltre a Marie Baumer, Cecile Bois e Sonia Gessner, non vanno tralasciati Giulia Lazzarini (tra le attrici preferite di Strehler), Marina Vlady e Michele Melega. Un cast di altissimo livello dove anche i personaggi minori contribuiscono a disegnare un grande feuilleton epico, impreziosito dalle musiche composta dal premio Oscar Nicola Piovani. Dopo Pirandello e Goethe, questa volta i Taviani raccontano il mondo di Tolstoj.. Ma perché proprio Resurrezione, considerato da molti critici come la sua opera più irrisolta? Noi amiamo Tolstoj allo stesso modo della Bibbia risponde Vittorio - perché ci dà limpressione di andare incontro alla vita senza la mediazione del linguaggio. E vero, Resurrezione non è il suo romanzo più bello, ma nasce dalla verità. Ecco, per noi era una meravigliosa creta che poi abbiamo voluto plasmare. Quanto alla scelta del mezzo televisivo, Paolo aggiunge: Noi ormai facciamo un film ogni 3 anni, quindi non parlerei di cedimento alla Tv ma di concretizzazione di un sogno.