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RENZO ARBORE, PROFETA DELL'ALTRO - PART 2

"Nella tv italiana oggi manca il rinnovamento all'intrattenimento, che è diventato omologato a tutte le tv mondiali, al reality show. "

12.04.2007 - Autore: Vanessa Bozzi
Che opinione si è fatto del Festival di Sanremo, dopo il grande clamore degli ultimi mesi? "E' importante chiarire che la bufera non ha toccato il Festival ma l'Accademia. Ovvio che poi la risonanza è stata nociva per ciò che rappresenta Sanremo, tutti ci aspettavamo che le classifiche fossero davvero volute alla gente. Sarà l'impegno più grande della Rai quello di riscattare Sanremo da questa ombra. Invito i dirigenti Rai a stare molto attenti perché il successo o meno del prossimo Festival di Sanremo sarà la cartina di tornasole per questa nuova amministrazione"   Lo swing è una musica un po' di nicchia, non è facile da portare alle masse, soprattutto in tv... "No infatti, è una musica elegante, colta e facile, ma la tv non ama molto la musica perché ritiene che non paghi, in più quando la musica è di un certo tipo viene guardata con diffidenza... Infatti io l'ho portata in una nicchia notturna del programma "Son felice son così". La colpa sta nel fatto che la tv viene vista come qualcosa di estremamente popolare dove vince sempre la maggioranza del pubblico e la maggioranza purtroppo certe volte vuole l'ovvio, il già visto, che è nemico della novità o della cosa raffinata o curiosa come può essere lo swing."   Cosa non funziona oggi nella televisione italiana ? "Manca il rinnovamento all'intrattenimento, che è diventato omologato a tutte le tv mondiali, al reality show. Il varietà più o meno brillante è fatto sopratutto di ospiti uno via l'altro Ma non vi dirò quello che si dovrebbe fare per la tv italiana, sennò lo fanno gli altri: è già accaduto"   La radio invece continua a vivere stagioni altalenanti "Non mi lamento, nonostante il calo della radio pubblica. E' il successo delle radio private, che ora sono professionali, a creare il calo della radio pubblica. Non ci sono più i tempi delle dediche in cui non si raccoglieva nulla tanto che Woody Allen diceva: parli come una radio privata. Oggi è cambiato molto. Le radio private fanno una programmazione originale. Ci sono Amanda Lear e Platinette o dj che non si limitano a dire le classifiche ma parlano. Ma la radio pubblica non è fatta male. Io ascoltandola trovo cose interessanti, Radio 2 ha un punto di forza in Fiorello, ma anche nel Ruggito del Coniglio la mattina. Radio Uno ha una programmazione stimolante con una buona informazione. La radio pubblica può essere certamente migliorata con nuove idee, con la sinergia con la tv per esempio cosa che si sta parzialmente verificando"   Per quale motivo non ha mai lavorato a Mediaset, o in altre tv commerciali ? "A volte mi fanno delle proposte, ma sono rimasto legato alla Rai. La tv della mia infanzia e adolescenza. Non ho accettato nemmeno quando volevamo coprirmi d'oro. In Rai ho imparato a fare comunicazione e spettacolo, mi sono improvvisato umorista e clarinettista. Preferisco lavorare con loro"  
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