Reinas

Aprile 2005. Con 183 voti a favore, 136 contrari e 6 astenuti, la Spagna diventa il terzo paese europeo che legalizza i matrimoni gay. In cima alla lista Olanda, Belgio e l’ultima arrivata Inghilterra.

A questa novità così importante, s’ispira un film spagnolo dal significativo titolo “Reinas”. Madrid si prepara alla celebrazione del primo matrimonio gay dopo l’approvazione della legge: una grandiosa cerimonia collettiva alla quale non possono certo mancare le madri dei promessi sposi. Le Regine della storia, appunto. Il destino conduce Magda (Carmen Maura), Ofelia (Betiana Blum), Helena (Mercedes Sampietro), Nuria (Verònica Forqué) e Reyes (Marisa Paredes) alle nozze dei rispettivi figli. Ma...tre giorni prima del fatidico sì, succede davvero l’impensabile. Dopo una lunga serie di accadimenti e colpi di scena, tutto torna posto. Le famiglie si ricongiungono, i figli coronano il loro sogno d’amore.

Specialista in commedie dal gusto squisitamente spagnolo, Manuel Gòmez Pereira riunisce, in un colpo solo, una rosa di grandi attrici davvero ben amalgamate. Diverse fra loro e tutte ben caratterizzate, queste cinque Regine sono una vera forza della natura. Moderne signore del XXI secolo, ma anche madri fragili e impreparate di fronte al matrimonio omosessuale del loro unico figlio . ‘Volevamo sfatare i miti che circondano le madri – spiega lo stesso regista – e mostrare che hanno i loro difetti, che non sono perfette e che, soprattutto, prima ancora di essere madri dei loro figli... sono donne’.   

E questi famosi figli? Tutti ragazzi che se la cavano piuttosto bene: un deputato, un architetto, un ricco rampollo dell’alta società...Indipendenti, certo. Innamorati dei rispettivi fidanzati ma condizionati dai comportamenti bislacchi delle loro mamme.

Tutto giocato attorno al tema delle relazioni personali (uomo-donna o uomo-uomo non ha importanza), “Reinas” scorre liscio come l’olio: leggero ma non superficiale.

In mezzo alle cinque Regine c’è anche un piccolo-grande Re. E’ Lluis Homar che nel film interpreta Jacinto, il padre di uno dei ragazzi. Un grande attore dalla semplicità disarmante, già apparso in “La mala educaciòn” di Almodovar e “Valentìn” di Iborra.