Reality Casbah

La D’Urso sulla gobba di un cammello? “Che s’ha da fa pé campà” è l’espressione che ha accomunato più di un telespettatore quando, mercoledì 15 febbraio, si è ritrovato davanti allo schermo il singolare ingresso della conduttrice che, dagli studi de La Fattoria 3, ha aperto le danze della terza edizione. Dimagrita per l’occasione e recuperato l’idioma napoletano per questioni di campanilismo o di forzata simpatia, la verace signora del reality ha prontamente introdotto e accompagnato i concorrenti all’interno della nuova avventura ambientata nel deserto.

Finalmente ora sappiamo chi sono i “berberi di Barbara”, ovvero il cast di vip, così ribattezzati da una non proprio originale sensibilità degli autori. Abbandonato il bel canto sul suolo patrio, Katia Ricciarelli è partita per il Marocco senza rinunciare a una perfida permanente da Shirley Temple,  inflittale sul set de La seconda notte di nozze: se è vero che ogni riccio è un capriccio, così si spiega l’immediata indolenza nei confronti degli altri concorrenti, bacchettati spesso e volentieri. Che sia la versione al femminile di un Al Bano déja vu?

Felici di rivedere una “vecchia” e gloriosa conoscenza, ci è tuttavia bastato poco per capire quanto  sia stato traumatico l’impatto fisico ed emotivo di Leopoldo Mastelloni, vittima di un’inattesa fobia per uccelli, polli e galline che scorazzano liberi nella casbah occupata dai mediatici zappatori. E se Aldo Montano già rimpiange di esser così distante dall’amata Arcuri, c’è chi invece punta tutto su questa reclusione: è il caso di Pamela Petrarolo, ex bambina prodigio di un Non è la Rai che non le ha concesso le stesse vacche grasse di Ambra Angiolini.

Tra i belli di questo terzo passaggio, il supermodello Marcus e l’ex tronista Francesco Arca che, una settimana prima dell’arrivo in fattoria, aveva già sedotto l’esplosiva Jennipher Rodriguez. Il premio antipatia l’ha conquistato Randy Ingerman, il cui zelo in stile “esercito della salvezza” non è stato gradito dal resto del gruppo. Clemente Pernarella si è guadagnato per primo il titolo di pascià mentre Selvaggia Lucarelli un bel concubinato, regalatole dallo stesso confuso Paolo di Centovetrine che, oltre ad averla preferita alla Cavagna per l’uscita dal gioco, l’ha voluta con sé nella reggia che gli spettava di diritto.

Un po’ stridente, la presenza nel medesimo spazio televisivo di Alvaro Vitali e Alessia Fabiani che, tuttavia, in comune hanno il physique du role : sembrano entrambi usciti da un filmetto italiano anni ’70, di quelli che tanto lustro conferirono al piccolo grande Pierino. Fatta fuori Natalie Kritz dopo una settimana, ora ci godremo anche Justine Mattera e i Cugini di Campagna nell’ennesimo ciclo mediatico in cui, spiando dalla tv, li troveremo a sbranarsi l’un l’altro anche solo per un pezzo di pane. Buon appetito e buona visione.