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Ragazze interrotte

Una tavola calda e due ragazze senza futuro. Il risultato? Una sitcom di venti minuti tutta di ridere. Pillole di buon umore scorrette un po' sboccate

2 Broke Girls

25.10.2011 - Autore: Valeria Roscioni
Prendete posto ai tavolini, fate la vostra ordinazione (possibilmente non cambiando niente sul menu), ma prima state ben attenti a non aver tenuto il berretto sulla testa. Altrimenti Max, cameriera Tosta con la T maiuscola vi ridurrà in brandelli con il suo stile senza peli sulla lingua. Basta il prologo a 2 Broke Girls, nuova sit-com firmata CBS, per rendere chiaro il marchio di fabbrica: impostazione old style, le comedy anni Ottanta con tanto di risate preregistrate, per intendersi, miscelata allo humor contemporaneo più scorretto. E tanto potrebbe bastare.

Il fatto è che, poi, oltre a Max entra in scena Caroline (prego ricordarsi della E finale), figlia di un ricco magnate caduta nella miseria più nera, bionda al punto da far luce la notte, Barbie cavallerizza con tanto di cavallo al seguito che ha deciso di fare la cameriera. L’accoppiata è di quelle in stile buddy cops che non fa mistero delle dinamiche che metterà in gioco. È la penna degli sceneggiatori a fare la differenza, a creare un meccanismo di mini avventure da non più di venti minuti il cui titolo  inizia sempre con “… e”; per la serie : “2 Broke Girls… e…”. Sembra quasi di sentire la voce fuori campo: riusciranno i nostri eroi?

E qui sta il colpo di genio: queste perle non sono randomiche componenti di una collana, hanno un senso dato che le nostre decidono a tempo di record di gettarsi nel business dei cupcake. C’è quindi un obiettivo finale, un filo conduttore della narrazione semplice quando basta a regalare questa serie mordi e fuggi uno scopo, un cammino, un pretesto per ridere ancora.

La creatura di Michael Patrick King, già dietro a Will & Grace e vincitore di un Emmy per una puntata di Sex and the City, non sbaglia un colpo: sceglie il duo mora-bionda più azzeccato degli ultimi anni e riesce a fare di una lunga serie di luoghi comuni un prodotto che sa come essere umoristico, persino satirico a tratti. Completano il quadro una serie di comprimari interni ed esterni alla tavola calda geniali, piccoli intrusi che compaiono a schiaffo dicendo sempre la cosa giusta. 

Con 2 Broke Girls si torna ai tempi dell’ambientazione fissa con tre set che si ripetono e quasi nessuna ripresa all’esterno, ma il modello non dimostra tutti gli anni che ha. Se è vero che, come dice Max, sorridere è estenuate e fa venire il mal di schiena, se ne consiglia la visione di non più di un episodio alla volta.