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Quiz show miliardari

Al 1998 risale "Who wants to be a millionaire", trasmesso per la prima volta in Gran Bretagna da ITV Channel e basato su quella che era solo una vaga idea del produttore David Briggs della Celador Production.

Chi vuol esser miliardario

01.02.2001 - Autore: Luca Perotti
Chi avrebbe mai previsto che quel giorno di settembre del 1998 sarebbe coinciso con lavvio di un fenomeno televisivo che coinvolge ora ben ventinove paesi in tutto il mondo? A quel periodo risale, infatti, il lancio del programma tv a quiz Who wants to be a millionaire, trasmesso per la prima volta in Inghilterra da ITV Channel e basato su quella che era solo una vaga idea del produttore David Briggs della Celador Production. Una semplice quanto galvanizzante scalata verso il miliardo a colpi di risposte a domande di cultura generale, a mano a mano sempre più difficili, che recupera lessenza dei quiz che inchiodavano allo schermo i telespettatori americani negli anni cinquanta. Eppure, dopo decenni durante i quali la televisione ha prodotto un pubblico sempre più svezzato, di conseguenza esigente e facilmente annoiabile, il caro vecchio quiz ha compiuto il miracolo. Manco a dirlo, nonostante linvenzione sia stata britannica, sono stati i lungimiranti statunitensi a trasformare lo show in un autentico portento mediatico. La rete televisiva ABC ha intuito il colpaccio e dallagosto del 1999, Who wants to be a millionaire ha preso a fucilate i record dascolto, grazie anche ad un intelligente dosaggio e ad unacuta indagine di mercato, che, tuttora, ha lintenzione di abbassare letà media della fascia dascolto, coinvolgendo star dello show business. E poi via via il Canada, la Finlandia, la Russia, persino la Slovenia e ora anche qui in Italia, Mediaset ha acquistato i diritti dalla Celador che, tuttavia, esige che il format della trasmissione sia il medesimo in tutte le nazioni, riservandosi il sacro diritto di veto su qualsiasi tentativo di ritocco della struttura base. Perciò ogni versione ripropone, oltre ovviamente allo stesso regolamento, anche le scenografie, le musiche, il set, le luci: tutto contribuisce a plasmare un certo tipo di atmosfera, ipnotica e furba; magnetica e vantaggiosa per i fortunati sponsor. Tutto confluisce nella solenne domanda che tutti gli host (i presentatori) formulano ai contestants (i concorrenti ): Ela sua risposta definitiva?. Ma qual è lesatto meccanismo che può permettere agli aspiranti miliardari di coronare un sogno?  
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