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Quale digitale?

La televisione è in una delicata fase di passaggio: proprio quando sembrava che le antenne dovessero scomparire dai tetti italiani è comparso il digitale terrestre. Ma si tratta di vera innovazione?

codice binario

12.04.2007 - Autore: Diego Anzisi
La domanda che molti italiani si sono posti, parlando di televisione, è: quale digitale? La scelta, attualmente, va fatta tra tre tipi. Tutti dotati di diversi gradi di interattività. A dire il vero, per ora, solo uno è veramente interattivo.
Vediamoli insieme:

Digitale Terrestre 
Sorta di tecnologia di seconda mano, è riuscita quantomeno ad ampliare, grazie ai prodigi della compressione Mpeg-2, l’offerta della televisione generalista, altrimenti desolante. Specchietto per le allodole degli appassionati di calcio, trasmette solamente le partite giocate sui “propri campi” (LA7 o Mediaset). Quando la vostra squadra gioca su un campo “concorrente”, dovrete rispolverare la radiolina. Grado di interattività: basso. Le antenne analogiche trasmettono, ma non ricevono. Con carte prepagate (simili alle ricariche telefoniche) si simula l’interazione. I film, però, vengono trasmessi ad un orario prestabilito.
Commento: per chi si accontenta


Digitale Satellitare 
Attualmente la tecnologia di trasmissione video più diffusa, destinata ad affinarsi con la nuova proposta Sky. Un palinsesto vastissimo, quasi senza orizzonte, riesce a mascherare la limitata interattività  a disposizione del telespettatore. L’interattività di MySky, alla fine, si baserà su programmi registrati, anche se resta interessante ed innovativa la possibilità, offerta dal nuovo decoder SKY, di staccarsi dalla diretta tv in tempo reale, mettendo in pausa la trasmissione diretta, cosa (per ora) impossibile da effettuare sulla tv via cavo. I film vengono trasmessi in modalità near-on-demand (ad orari prestabiliti, ma con intervalli di trasmissione molto vicini fra loro).
Commento:  per gli amanti dello zapping

Televisione via cavo
La vera televisione interattiva, figlia di internet. Sottovalutata e sfruttata male in Italia. Il decoder di Fastweb forse vale meno dei 29 euro a cui fu venduto tempo fa agli utenti con i contributi statali. Interfaccia obsoleta, contenuti inspiegabilmente limitati e venduti a prezzi esorbitanti, la tv digitale via cavo è un “talento inespresso”. Rai Click, nonostante abbia un’interfaccia che fa rimpiangere il televideo, mette a disposizione del telenauta una vasto archivio RAI, usufruibile in modo veramente interattivo. Si può navigare fra i menù ed iniziare la visione quando si vuole, mandare avanti, mettere in pausa e riavvolgere molto facilmente il programma. Il pacchetto SKY invece è limitato: oltre ai canali cinema e calcio mancano praticamente tutti i canali tematici. Se hai Fastweb, SKY (non) si vede, si potrebbe affermare parafrasando un celebre spot. Commento: occasione persa.



 

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