Approdato alla
fanta-politica, il genere sta diventando il
caso delle ultime stagioni cinematografiche, analizzando lo scenario
internazionale sotto un punto di vista diverso da quello intentato da film come
Syriana
(2005), o The Road to Guantanamo (2006) o dai documentari di Michel Moore.
Questi
mockumentaries descrivono un’ipotetica realtà aprendo scenari inquietanti,
offrendo molteplici spunti di riflessione sulla società del futuro e sul ruolo
dell’informazione stessa, ponendo interrogativi sulla manipolazione dei fatti
da parte dei Media.
Se Borat
- Studio culturale sull'America a beneficio della gloriosa nazione del
Kazakistan (2006)
di Larry Charles, dissacrante mix di
falso reportage in cui satira politica e sociale si fondono con comportamenti
"politically uncorrect”, è diventato un fenomeno di costume, Death
of President sta incontrando un ostracismo molto forte.
Il finto
documentario di Gabriel Range, da
poco uscito in Italia, paventa l’ipotetica morte di George W.Bush in data 19 ottobre 2007 a Chicago, per mano di un padre americano che ha perso il figlio
in Iraq. Succede al 43° capo della Casa Bianca Dick Cheney, istaurando un clima da caccia alle streghe: un film
scottante, che pone l’accento sui pericoli per la democrazia causati dalla
strategia del terrore, incredibile per la veridicità delle ricostruzioni,
osteggiato in fase di distribuzione, nonostante il coraggio della Lucky Red, che l’ha deciso di
promuoverlo. 90 le copie destinate al mercato americano (il minimo previsto
sono 250); in Italia, il 20% delle sale si è rifiutata di proiettare la
pellicola, in seguito alle polemiche).
Stessa sorte per Shotting
Silvio, “a metà tra il thriller e la commedia brillante con finale
amaro”, racconta il regista Berardo Carboni, “ma anche un documentario
sull’ex premier, realizzato con immagini di repertorio montate ‘alla blob’, né
su o contro Berlusconi”. Girato in minidv, ripercorre le tappe del disegno
omicida di un giovane ricco e annoiato. Interpretato
dal giornalista Marco Travaglio, da Alessandro Haber e Remo Remotti, dopo un tormentato iter distributivo, è
stato presentato il 3 marzo scorso a Bologna. La prima nella capitale è
prevista il 22 aprile al cinema De Tour.
Definito da Richard Corliss del Time “meticolosamente devastante”, The prisoners or: How I Planned To Kill Tony Blair di
Petra
Epperlein e Michael Tucker
(inedito in l’Italia), è la storia di un cittadino iracheno che, privato della
sua famiglia dalle milizie americane a Baghdad, sottoposto a torture che
ricordano i fatti di Abu Ghraib,
decide di estirpare il male alla radice, uccidendo il leader britannico.
Ad inaugurare la
cronaca di questi omicidi eccellenti, però, è stato non un politico, ma il
padre della new economy, Bill Gates, “assassinato” nel ‘99 a Los
Angeles da un afro-americano, in Notingh So Strange (1999) di Brian Flemming; pretesto per analizzare
le ripercussioni dell’evento sull’economia americana. Distribuito
esclusivamente su Internet, il film è stato promosso attraverso una rete di
siti seguita dalla Haxan Films,
famosa per aver aperto il caso di un altro famoso mockumentary, The
Blair Witch Project (1999).
L’uso della
fiction in chiave realistica non è una novità. Si riscontra, addirittura, ne La
sortie des usines Lumière, girato da L. Lumière nel 1895. Precursore
dei mockumentaries fu The War Game (1966) di Peter Watkins per la BBC, sugli effetti
delle esplosioni atomiche, che sebbene fosse un falso, vinse il premio Oscar
come miglior documentario nel ‘67. Il vero ispiratore del genere, però, fu Orson Wells, tanto bravo nell’ormai
celebre trasmissione della CBS Radio
Days - La guerra dei mondi
(1937) a ricostruire lo sbarco alieno, che mandò nel panico l’intera
popolazione di New York, consacrando così “il mito” alla leggenda.


NOTIZIE
Pulp Mocku Fiction
Osannato dalla critica, boicottato dalla grande distribuzione, esplode il mockumentary fanta-politico: un genere che sta conoscendo una grande risonanza dopo aver sparato proiettili di celluloide contro Bush, Berlusconi, Blair e Bill Gates

12.04.2007 - Autore: Loredana Menghi