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Stasera in TV, 19 settembre: Biutiful, un grande Bardem nel cupo dramma di Iñárritu

Un film che ha diviso la critica per il suo dramma a volte eccessivo. Ma Javier Bardem, che sfiorò l'Oscar, è un gigante

Biutiful

19.09.2016 - Autore: Marco Triolo (Nexta)
Questa sera, in seconda serata, Iris propone il film che Alejandro González Iñárritu ha diretto prima di Birdman e della consacrazione agli Oscar per due volte di fila (la seconda con Revenant – Redivivo). Scopriamo insieme perché recuperare Biutiful.
 
Il film. Uxbal (Javier Bardem) è un padre che vive di espedienti a Barcellona. Separato dalla moglie bipolare e con due figli a carico, Uxbal aiuta il fratello Tito a gestire i lavoratori illegali impiegati presso i suoi cantieri edilizi e nel frattempo traffica in prodotti di design fasulli, coordinandone la produzione e la vendita per le strade della città. Un giorno gli viene diagnosticato un male incurabile, un cancro terminale alla prostata che gli lascia pochi mesi di vita. L'uomo, che è anche in grado di parlare con i morti, cerca quindi di percorrere la strada della redenzione per lasciare questo mondo con dignità.

 
Dietro le quinte. Ci sono voluti tre anni e mezzo a Iñárritu per realizzare Biutiful, tra il processo di scrittura e le riprese vere e proprie. Il film è stato girato a Barcellona tra l'ottobre 2008 e il febbraio 2009, ed è una co-produzione tra Spagna e Messico. Dopo Amores perros, 21 Grammi e Babel, le tre parti della cosiddetta “Trilogia della Morte”, Biutiful è stato il primo film di Iñárritu a concentrarsi su un solo protagonista anziché una serie di storie interconnesse. È anche il primo film da lui realizzato in spagnolo sin dai tempi di Amores perros e, finora, l'ultimo.
 
Perché vederlo. Principalmente per Javier Bardem, eccezionale nei panni del protagonista Uxbal. Il film ha molto diviso la critica e il pubblico, tra chi lo ha giudicato fondamentalmente un melodramma così carico di tristezza da rasentare la pornografia della tragedia, e chi invece lo ha paragonato a “un poema” (il regista Werner Herzog). Ma il talento di Bardem e la sua capacità di ipnotizzare e concentrare su di sé gli occhi degli spettatori sono innegabili.

 
La scena da antologia. Rischiamo di spoilerare uno dei momenti più drammatici del film, dunque diciamo solo che si tratta di una sequenza in cui succede qualcosa di così terribile per colpa di Uxbal che quest'ultimo è costretto a sobbarcarsi sulle spalle ulteriori sensi di colpa.
 
I premi. Bardem ha vinto come migliore attore a Cannes (ex aequo con Elio Germano per La nostra vita) e ai premi Goya. È stato inoltre candidato agli Oscar insieme al film (come miglior film straniero), ma non ha vinto.
 
Dove e quando. Su Iris (canale 22) alle 23:01.