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Progetto Fessbuc

Nato da una produzione indipendente, sviluppatosi attraverso la rete con budget limitati, "Fessbuc" è una esilarante sitcom a puntate che fa il verso al social network più famoso

Fessbuc

09.07.2009 - Autore: Gianluigi Cacciotti
“Fessbuc”, nato inizialmente come progetto destinato alla rete, è una sitcom a puntate, ognuna con una durata massima di 10 minuti. La vicenda è ambientata in un’agenzia pubblicitaria, dove nonostante la carenza di lavoro e di idee, i suoi dipendenti continuano a vivere la doppia vita di lavoratori stressati del mondo reale, ma felici individui nel mondo virtuale di Facebook, il social network che ha cambiato le abitudini degli italiani.

Richieste di amicizie, provocazioni multimediali e interazioni a portata di mouse, stereotipati e portati all’estremo della satira. Il tutto tradotto in un linguaggio che, in linea con i tempi, ridicolizza certi comportamenti come ad esempio utilizzare il computer per comunicare con il dirimpettaio di scrivania.

La serie, prodotta dalla Videobox di Genova, si appresta a diventare una realtà della media-generation fatta in casa. Un’equipe di autori indipendenti capitanata da Massimo Gambarino, nonostante le ridotte disponibilità economiche, è riuscita a creare un prodotto nuovo, fresco, che nasce e si sviluppa nella rete stessa, sperando poi di entrare nel dorato mondo televisivo dalla porta principale. Internet è risultato infatti essere un valido porto dove attraccare e presentare al mondo, senza intermediazione di esperti o case distributrici, le proprie idee. E’ lì che si può decretare, mediante consensi (e di visualizzazioni) il successo di un prodotto. E’ già successo oltreoceano con “The Guild”, serie ispirata ad un celebre gioco di ruolo che, ricevendo la viva approvazione degli internauti, è approdata in tv.
Da qui sono voluti partire gli autori di Fessbuc, “uploadando” il loro progetto su Youtube e sullo stesso social network a cui fa il verso. In rete dal 7 maggio il primo episodio ha collezionato oltre 20.000 visualizzazioni in un mese, contando unicamente sul passaparola informatico. Una cifra che fa ben sperare per un’evoluzione positiva della sitcom.

Peccato soltanto per l’abbondanza di riferimenti a tematiche adatte a un pubblico più…consapevole, unico neo di tutta l’impostazione narrativa. Nella sua dissacrante ironia, e nel ritmo serrato dei dialoghi tra i protagonisti, “Fessbuc” riesce tanto più a far ridere quanto più si allontana dalla sfera sessuale.  
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