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Prix Italia 2001
Il concorso, giunto alla 53ma edizione, presenta quest'anno 197 programmi da oltre 50 paesi. In programma a Bologna e Reggio Emilia dal 15 al 22 settembre.

22.08.2001 - Autore: Adele de Gennaro
Nato oltre mezzo secolo fa con l\'obbiettivo di diventare un Oscar mondiale della qualità, il Prix Italia giunge quest\'anno alla 53ma edizione e, grazie al lavoro capillare di Carlo Sartori - da tre anni segretario generale del premio - il concorso internazionale riservato ai migliori programmi di TV, radio e web, si presenta con diverse e significative novità.
In primo luogo l\'edizione 2001, attualmente in corso fino al 22 settembre a Bologna e Reggio Emilia, comprende un numero eccezionale di programmi in concorso: oltre 197 titoli provenienti da oltre 50 paesi, di cui 96 per la TV, 71 per la radio e 30 per il Web. Cifre che rendono bene la complessità dell\'evento ma che da sole non sono sufficienti a far comprendere perchè il Prix Italia 2001 si preannuncia come un evento davvero importante. Ospite d\'onore sarà Walter Cronkite, il più grande giornalista della televisione americana e tuttora un mito vivente. Ottantacinque anni portati con grinta, il giornalista che giocò un ruolo fondamentale come \"padre della patria\" nello scandalo Watergate, terrà un seminario sulla qualità del giornalismo televisivo e, come si conviene ai miti, sarà il suo discorso ad inaugurare a Reggio Emilia il Prix Italia. Ma questa non è l\'unica novità importante. Oltre ad essere un punto di riferimento per le migliori espressioni della creatività e dell\'innovazione, la manifestazione è anche un momento significativo di incontri, relazioni, contatti operativi: in altre parole, una vera \"piazza professionale\". Ebbene, grazie all\'accordo pluriennale firmato da Sartori e il presidente del NAPTE (National Association of Television Program Executives) Bruce Johanesn, quest\'anno il Prix Italia celebra il ritorno in massa degli americani dopo vari anni di assenza: e per un Oscar della qualità mondiale nella produzione radiotelevisiva e web, beh, era un\'assenza piuttosto pesante. Il 17 settembre sarà perciò dedicato al Napte Day, che vedrà un nutrito gruppo di top executives della televisione americana a confronto con i loro colleghi europei su alcuni temi fondamentali del \"fare\" televisione: dalle creazioni di nuovi programmi a nuovi meccanismi di coproduzioni internazionali sino ai nuovi problemi legati ai diritti d\'autore.
Insomma, una volta tanto non parliamo della solita passerella di programmi e di personaggi, ma di qualcosa di più concreto. Il vero obbiettivo infatti è l\'istituzione di un vero e proprio mercato dedicato ai vari generi presenti nel Prix Italia (drama, documentari, performing arts) e a tutti i nuovi contenuti dei new media in relazione alla convergenza fra telecomunicazioni, Internet, radio e TV. \"E\' giusto prepararsi ad una rivoluzione imposta nel mercato - afferma Sartori -, la vera grande sfida del nuovo millennio sarà coniugare la quantità con la qualità\". Conclude il presidente della Rai Roberto Zaccaria: \"Fra i grandi premi in giro per il mondo abbiamo raggiunto l\'obiettivo di riportare il Prix Italia ai primissimi posti\". Sartori meriterebbe di essere premiato per aver riportato il nostro concorso tra i leader mondiali. Non penso, però, che sarò io a premiarlo....\"