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Person of Interest

Michael Emerson e Jim Caviezel incontrano Jonathan Nolan che incontra J. J. Abrams... Le attese sono alte, forse troppo.

Person of Interest

24.04.2012 - Autore: Ludovica Sanfelice
Non è facile prendere sul serio la proposta di un eccentrico miliardario ossessionato dalla vocazione di salvare tutti. Non è affatto facile, eppure Jim Caviezel dice sì.

Rapido flashback (è per rendere omaggio a J.J. Abrams):
Mr. Finch interpretato da Michael Emerson - per gli amici Benjamin Linus di Lost - è stato arruolato dal Governo per costruire un complesso sistema di sicurezza per la lotta preventiva al terrorismo che si affida a videosorveglianza, intercettazioni e tracciati telefonici e, incrociando i dati raccolti, segnala anomalie da tenere sottocontrollo. Il programma si è però dovuto adattare alla necessità di isolare le minacce di attività antiamericane e, per snellire l’affluenza di informazioni, è stata progettata per cancellare automaticamente dai database altre possibili violenze su scala minore. Un modo piuttosto asettico per mettere in ordine di rilevanza la morte dei cittadini.

Questo  piccolo effetto collaterale proprio non dà pace a Finch che decide di arruolare John Reese (Caviezel), ex agente della CIA creduto morto che vive come un homeless a New York, per intervenire in anticipo su delitti che ancora non hanno avuto luogo e di cui ancora non si conoscono con certezza le vittime e i carnefici. Sul tavolo delle trattative il magnate megalomane mette risorse tecnologiche illimitate, un arsenale militare e libero accesso ad informazioni sensibili. Caviezel, come anticipato, accetta il contratto.

La roboante premessa si imprime sull’apertura di ogni episodio con lo spiegone della voce fuori campo  che in effetti ronza nelle orecchie come il leggendario “…Sono tuttora ricercati, ma se avete un problema che nessuno può risolvere - e se riuscite a trovarli - forse potrete ingaggiare il famoso A-Team”.

Solo che qui l’A Team è Jim Caviezel con il portafoglio di Emerson.
Dietro la facciata paranoica legata alla sorveglianza impiegata in modo simile negli USA dopo l’11 settembre, la trama di Person of Interest, ridotta al succo, sembra insomma saltata fuori dai palinsesti anni Ottanta. Oltre all’A Team, c’è infatti molto anche di Supercar. Ma è  tornando ancora più indietro nel tempo che si trova Batman, con Alfred e la Bat-caverna. E in generale tutti quei supereroi dei fumetti che non hanno un’identità e ne approfittano per lavorare nell’ombra. Perché tra le condizione indispensabili per essere un vero eroe c’è: non salvare l’umanità per vanagloria. Che insieme ad un rifugio segreto (lo abbiamo detto, c’è!) fanno già due indizi di epica supereroica. E’ insomma nei comics, la chiave per leggere questa serie che occulta la sua natura primordiale dietro una tenda troppo corta. Improvvisamente la verità esplode come un lampo quando Caviezel, che al broncio associa un grande tormento legato all’11 settembre, scende da un taxi e ferma l’auto su cui viaggiano i suoi antagonisti con un lanciagranate. A New York.
(il trailer sia messo a verbale come prova provata n°1).



La fotografia e le grafiche del sistema di sicurezza contribuiscono a creare un effetto di realismo che viene presto smentito dal sopravvento di un fumetto. La trama oscilla insomma senza prendere una via e finisce così per disorientare lo spettatore lasciandogli la sensazione che la storia non sia messa a fuoco - malgrado la firma in calce di Jonathan Nolan (sceneggiatore anche di The Prestige, The Dark Knight e Memento) -. La mancanza di una Big Picture, almeno per adesso, non invita inoltre ad avventarsi sulla puntata successiva.

A danneggiare ulteriormente la serie ci si mettono probabilmente le aspettative che rendono intransigenti. E Person of Interest si presentava all’ingresso con il passepartout della Bad Robot di J.J. Abrams, una sceneggiatura di Nolan, portava in dote un cast di rilievo, e se ne andava in giro a vantarsi di aver scalzato CSI dalla sua storica collocazione al martedì. Praticamente il progetto più importante della season americana. Un bel carico che nel pilota non si esprime a dovere. Anche se alla lunga lo show deve aver corretto la traiettoria visto che l’ordine per la seconda stagione è già partito.

Person of Interest debutta in prima visione su Premium Crime che lo trasmetterà ogni venerdì alle 21:15 con doppio appuntamento, a partire dal 27 aprile. In via eccezionale, sempre il 27 aprile alle 21:15, l’episodio pilota sarà visibile anche in chiaro su Italia 2.