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Per ora solo teatro
Dice Kim Rossi Stuart:"per ora penso soltanto al teatro, un sogno che si è realizzato prima con l¹Amleto diretto da Calenda e quest'anno con "Macbeth" per la regia di Giancarlo Cobelli, in tournèe nei maggiori teatri italiani fino a maggio."

12.04.2007 - Autore: Adele de Gennaro
Quali sono stati gli stimoli maggiori all\'interno del film \"Uno bianca\"?
K.R.S.:\"Il traino principale è stato inizialmente il libro di Melega, da cui è stata tratta la sceneggiatura, in seguito lo stimolo più grande è stato l\'incontro con Luciano Baglioni e Pietro Costanza ( i due poliziotti che hanno indagato sulla banda della Uno bianca arrivando all¹identificazione e alla cattura dei fratelli Savi, ndr) qualche settimana prima delle riprese. Io e Dino Abbrescia, che nel film è l\'ispettore Rocco Atria, siamo andati a trovarli a Rimini e abbiamo parlato molto con loro per conoscere la vicenda in tutti i suoi meandri. Baglioni e Costanza ci hanno persino fatto percorrere le strade dove viaggiavano in macchina alla ricerca dei fratelli Savi, abbiamo perlustrato insieme le strade che portavano a Santarcangelo in Romagna, insomma ci hanno dato una preziosa collaborazione\".
Come si è preparato ad interpretare l\'ispettore capo di Rimini, Baglioni, chiamato nel film Valerio Maldesi?
K.R.S.:\"Ho cercato di tenere presente la vera personalità di Luciano Baglioni, non so se il caso si sarebbe risolto senza uomini eccezionali come lui e Costanza. Vorrei chiamare in causa anche Daniele Paci, il magistrato che li ha coordinati e che ha messo in moto il meccanismo per incastrare gli assassini, ed è da sottolineare anche l\'aspetto artistico di questa fiction che, con la regia di Michele Soavi, ha colto la prospettiva giusta. In questo senso mi sembra che il film sia fedele al nocciolo della vicenda\".
Qual è l\'aspetto che l\'ha colpita maggiormente del lavoro di Baglioni e Costanza?
K.R.S.:\"Dobbiamo pensare che negli anni delle indagini i due investigatori erano in fondo due ragazzi, avevano più o meno 30 anni, ed è straordinario come entrambi siano stati ossessionati dalla ricerca della verità. Un esempio: per indagare sono arrivati al punto di comprarsi il computer con i loro soldi, quanti lo farebbero oggi? Mi ha colpito molto la loro generosità ed è per questo che il mio personaggio è all\'insegna dell\'umiltà, l\'ho vissuto nei dettagli. Con Luciano Baglioni, poi, è nata una vera amicizia e proprio qualche sera fa è venuto a trovarmi in teatro a Bologna dove recitavo il \"Macbeth\" di Shakespeare per la regia di Giancarlo Cobelli.\"
Dica la verità: come giudica oggi la televisione?
K.R.S.:\"Essendo per molti mesi in tournèe, non la guardo molto ma quello cho visto in questi ultimi anni mi fa pensare che ci sia un abbassamento della qualità in generale, su tutte le reti\".
Quali sono i suoi prossimi progetti legati alla TV o al cinema?
K.R.S.:\"Per ora penso soltanto al teatro, un sogno che si è realizzato prima con l¹Amleto diretto da Calenda e quest\'anno con \"Macbeth\" per la regia di Giancarlo Cobelli, in tournèe nei maggiori teatri italiani fino a maggio. Nella scelta dei ruoli che interpreto non c\'è una pianificazione ben precisa: a volte mi attrae l\'intero progetto, a volte la possibilità di lavorare con questo o quel regista oppure sono attratto dalla sceneggiatura. Quanto al Macbeth, sono in perfetta sintonia con Giancarlo Cobelli che, nonostante i suoi anni, interiormente è un regista molto giovane: è la prima volta che lavoriamo insieme, ma amo fare esperienze diverse\".