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Oz

Per chi si chiede come si svolge veramente la vita in un carcere c'è "Oz", la serie prodotta dal premio oscar Barry Levinson.

serata Telepiù

19.05.2009 - Autore: Laura Pinzauti
Per chi si chiede come si svolge veramente la vita in un carcere c\'è \"Oz\", serie prodotta dal premio oscar Barry Levinson. Senza paura di sconvolgere i suoi spettatori \"Oz\" mostra l\'orrore della vita del carcere, i soprusi, il malessere, gli omicidi, i maltrattamenti ma sopratutto il lato umano dei detenuti. In onda su Tele+ bianco, ogni giovedì alle 23 circa, la quarta serie del telefilm é ambientata nellOswald State Penitentiary, ideata e scritta da Tom Fontana (l\'autore di \"Homicide\"). Tra i detenuti della quarta serie di \"Oz\" ci sono un autista che in stato di ubriachezza ha investito e ucciso una bambina, un boss della mafia, un leader musulmano, un killer che ha ucciso due persone nel giorno del loro matrimonio, un ragazzo che ha labitudine di parlare con Dio e un altro che ha mangiato la madre. Il direttore del carcere, Leo Glynn (Ernie Hudson), è un idealista che ha un ottimo rapporto con i detenuti e crede fermamente nella loro riabilitazione, tanto che spesso offre ai carcerati la sua amicizia senza fare distinzioni tra chi ha commesso un omicidio efferato e chi ha semplicemente rubato. Come consulenti spirituali e psico-terapeuti ci sono ancora sorella Peter-Marie (Rita Moreno), indecisa se lasciare o no il suo ordine dopo che il detenuto Chris Keller le ha fatto risvegliare la sua sessualità sopita e Padre Murkada (B.D. Wong), un prete che spesso si fa manipolare dai detenuti.   Per girare la serie Tom Fontana si è documentato per due anni sul sistema carcerario americano intervistando i detenuti dei penitenziari di massima sicurezza e vedendo molti documentari sulle prigioni. Uno dei motivi per cui ha deciso di girare questa serie è per dimostrare che non sempre un sistema carcerario rigido che non prevede neanche un tentativo di riabilitazione del detenuto produce un effetto positivo per la società. Probabilmente il punto di vista dellideatore della serie rispecchia quello del personaggio del direttore del carcere Leo Glynn che con tutti i detenuti cerca di avere un rapporto umano. Lo scopo di Tom Fontana è quello di stupire costantemente il telespettatore. Infatti in Oz, a differenza degli altri prodotti seriali, non ci sono dei personaggi fissi, ossia ci sono, ma per un limitato periodo di tempo. Quando il telespettatore si abitua a vedere un detenuto pensa che ormai sia diventato una presenza costante, applicando la regola che il protagonista di solito non muore. Invece Tom Fontana lo fa morire spiazzando le aspettative del pubblico.   Tom Fontana cerca di creare un carcere realistico prendendo come comparse di \"Oz\" degli ex detenuti, dei veri volti cattivi. Tra i detenuti noti di \"Oz\", sopravissuti alla quarta serie, ci sono ancora il l\'irlandese O\'Reyly (Dean Winters), il leader musulmano Said (Eamonn Walzer), l\'ariano Vern (J.K. Simmons), l\'afro americano Adebisi (Adewale Akinnouve-Agbaje), il poeta Augustus Hill (Harold Perrineau), il manipolatore Chris Keller (Chris Meloni) che mette in crisi la vocazione di sorella Peter-Marie solo per far ritornare da lui il proprio amante, il detenuto Beecher(Lee Tergesen).          
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