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Orlando è tornato

Dopo tanto vagabondare nella storia, Orlando Bloom ha ritrovato ora la strada di casa giungendo ai giorni nostri. Cameron Crowe è l'autore del rapimento intra-temporale...

Orlando Bloom

12.04.2007 - Autore: Claudio Moretti
Ci sono alcuni attori che nascono in costume e altri semplicemente no. Alcuni attori se gli metti una spada in mano si perdono completamente e sembrano ad una mascherata di carnevale, altri ti catapultano all’istante nel Medio Evo. Abbattuto il muro della popolarità con una serie strepitosa di ruoli epici, Orlando Bloom è entrato di prepotenza nella prima categoria e viaggiando in secoli ormai andati ha mostrato una grazia naturale del tutto sorprendente.

Dopo tanto vagabondare nella storia Orlando ha ritrovato ora la strada di casa giungendo ai nostri tempi. Cameron Crowe è l’autore del rapimento intra-temporale per affidargli il ruolo da protagonista in Elizabethtown, commedia romantica del tutto contemporanea per stile, ironia e intimità. Bloom ci prova, ha lo sguardo un pò troppo appeso e l’occhio perennemente languido, ma in fondo veste abiti da ventunesimo secolo con discreta credibilità. Dopo anni tra catene e corazze, o a cavallo gridando frasi del tipo 'L’anello deve essere distrutto!',  la parte gli riesce fin troppo bene. Si scuote di dosso il carattere epico, ma dopo tutto per recitare nel film scritto da Crowe può conservare la parte fantasy di sè. Elizabethtown è una favoletta moderna con personaggi che paiono disegnati per farne la caricatura e sentimenti giocati fra balloon e nuvolette surreali.

Bloom debutta in Wilde nel ’97 dove interpreta un ragazzo che fa perdere la testa allo scrittore inglese. Nel frattempo conclude la Guildhall School of Music & Drama ma è Peter Jackson a dargli la chance della vita. Sale sulla macchina del tempo di Lord of the Rings e da lì in poi non l’abbiamo praticamente più visto senza una spada o un arco tra le mani. Ne Le Crociate, in Troy, nella leggenda australiana Ned Kelly, ne La maledizione della prima luna. Fosse nato prima, nessuno gli avrebbe tolto una parte in Braveheart. L’unica eccezione risale al piccolo ruolo in Black Hawk Down, in cui interpreta un personaggio che si rompe la schiena. Ma in fondo in quel caso fu scritturato perché lui realmente si era rotto la schiena.

In realtà proprio il brutto incidente che rischiò di lasciarlo su una carrozzella nel 1998 ha reso Bloom un uomo più maturo dei suoi 28 anni. Quell’episodio ha donato al cinema un personaggio così sospeso nel tempo e per questo capace di andare avanti e indietro sulla timeline senza essere troppo legato alle mode e al glamour. Orlando Bloom pare una star del cinema classico anni ’40. Altro discorso, che lascia ben più perplessi, è semmai il Bloom sempre in lizza per le varie classifiche “Uomo più bello”, “Uomo più sexy” etc… A casa, per esempio, lui ha appeso il poster di Paul Newman in Nick Mano Fredda. Tanto per fare un paragone ingeneroso.