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Omaggio a Bing Crosby

Studio Universal, per tutto il mese di maggio, rende omaggio a Bing Crosby, una delle più celebri voci del ventesimo secolo, con un ciclo di film ed un Focus realizzato dal canale in onda tutti i lunedì alle 21.00.

Bing Crosby

12.04.2007 - Autore: Rossana Cacace
In occasione dei cento anni dalla sua nascita, Studio Universal dedica il mese di maggio a Harry Lillis Crosby passato alla storia come Bing Crosby.   Il famoso e popolare cantante nacque a Tacoma, nello stato di Washington nel maggio 1904. Il fortunato soprannome Bing gli fu dato presto, a sei anni, dai compagni di gioco. Come lui stesso ha dichiarato in un’ intervista, deriva da Bingo, il personaggio del fumetto ’’The Bingville Bugle’’ allora pubblicato sui giornali.   La passione per la musica gliela trasmise la madre che gli insegnò le prime canzoni. E poi fu tutto un crescendo. Batterista e cantante nei Musicaladers al college, si iscrisse all’Università per diventare avvocato ma capì presto che la sua strada era lo spettacolo.   Nel 1927 formò un gruppo vocale, i Rhythm Boys, che in pochi anni divenne famoso e fu ingaggiato nel film The King of Jazz. Ma per guida in stato di ubriachezza Crosby finì in prigione per un mese.   Il momento di svolta fù il suo lancio alla radio come solista. Mack Sennett, il genio dello slapstick, lo scritturò per una serie di shorts comici. Raggiunto l’apice del successo, negli anni Quaranta era lo showman più richiesto di Hollywood che riuscì a presentarlo come eroe romantico.   Fondamentale l’incontro con Bob Hope con il quale strinse una vera amicizia e inaugurò la stagione dei Road Movies. I due formavano una perfetta coppia comica e ottennero un incredibile successo.   Nel 1944 il cantante/attore vinse addirittura un oscar per la commedia sentimentale La mia via, in cui un giovane prete molto portato per la musica conquista le simpatie del vecchio e burbero parroco al quale deve succedere. Deliziosi i duetti tra B. Crosby e B. Fitzgerald.   Crosby girò tantissimi film (il suo preferito era Alta società, dove recita accanto a Grace Kelly) oltre ad incidere in totale più di 1700 canzoni, vendendo oltre cinquecento milioni di copie. Morì in Spagna, il 14 ottobre 1977, al termine di una partita di golf.   Grazie a Studio Universal potremo risentire la sua voce calda in La taverna dell’allegria (1942) di Mark Sandrich; La mia via (1944) di Leo McCarey, Benvenuto straniero!(1947) di Elliot Nugent; Il valzer dell’imperatore (1948) di Billy Wilder; La corte di re Artù (1949) di Tay Garnett.   Prima dei film è previsto il Focus che ricostruisce i momenti fondamentali della sua carriera attraverso un’intervista che lo stesso artista rilasciò alla BBC qualche anno prima di morire e vari materiali di archivio.   Louis Armstrong descriveva la sua voce come “Oro versato da una tazza” eppure nel corso della carriera Crosby non imparò mai a leggere la musica. Quando gli chiedevano il segreto del successo rispondeva con un sorriso: “Immagino di piacere alla gente perché pensa che sia uno di loro. Non ho nessun aura e non mi do arie da divo. Mi limito a cantare e basta. Così molta gente è convinta che potrebbe cantare allo stesso modo se solo ci provasse”.
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