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Nuovo talk show per Baudo
Il direttore di Raitre annuncia le novità del prossimo palinsesto. Stop a "Novecento" (Baudo è già al lavoro su un talk-show che avrà come oggetto la TV del presente), arriva Neri Marcorè in Un pugno di libri, la nuova fiction "Una città infinita" e speciali e approfondimenti.

20.09.2001 - Autore: Adele de Gennaro
Non solo \"Report\" in prima serata, ma anche un nuovo talk-show di Pippo Baudo subito dopo il Festival di Sanremo, Neri Marcorè alla guida di \"Un pugno di libri\" e novità in vista per \"Harem\", il collaudato salotto di Catherine Spaak. Nessuna rivoluzione nel palinsesto di Raitre, piuttosto una linea di continuità che il direttore Giuseppe Cereda riassume in tre indirizzi: visibilità, forte identità e coerenza nellofferta di programmi. Presentando il nuovo palinsesto della rete al 53° Prix Italia a Bologna, Cereda ribadisce la diversità di Raitre, una diversità che sarebbe limitativo riassumere alla decisione di portare il programma di Milena Gabanelli contro il \"Grande Fratello\".
Una scelta coraggiosa, di sicuro meditata e sofferta, nata da esigenze di controprogrammazione che confermano la validità della linea seguita dal direttore della terza rete Rai. In un sistema televisivo che enfatizza il ruolo del privato dichiara Cereda il ruolo di Raitre rimane tradizionalmente quello di porre domande, di suggerire valori, in una zona franca dalle linee televisiva dominanti. Un antidoto alla dispersione dei valori della neotelevisione. Rispetto alla scorsa stagione, la progettazione della terza rete rimane in sostanza immutata ma è chiaro che anche Raitre è pronta a mobilitarsi in vista delle emergenze internazionali con diverse iniziative. Se una rete deve intervenire commenta il direttore deve farlo con un personaggio di peso: noi non abbiamo Vespa o Santoro . Ecco, quindi, scendere in campo volti di Raitre come Enrico Deaglio, Alan Friedman e Lucio Caracciolo, già pronti a collaborare come opinionisti con la testata del TG3. Ma non è tutto. \"Chi lha visto?\", condotto per il secondo anno da Daniela Poggi, si occuperà delle vicende delle persone morte nellattentato alle Twin Towers e degli italiani che lavorano negli USA, mentre il ciclo \"La Grande Storia\" proporrà nelle prossime settimane alcuni speciali sullAfghanistan e sul mondo islamico. Stiamo acquisendo materiale dalle TV estere e dai privati annuncia il capostruttura Pasquale DAlessandro per approfondire la crisi, così come abbiamo fatto con il regime di Milosevic. Al di là dellemergenza dettata dalla situazione internazionale, Raitre non intende comunque mutare fisionomia, anzi rafforza la sua determinazione a muoversi a ridosso della realtà coniugando servizio pubblico e fiction, reality show e scienza, il tutto con un budget annuale di 107 miliardi ed un impegno produttivo di sette serate su sette. E così, proprio a poche ore dallallarme del vicepresidente dellAssociazione Nazionale Produttori Carlo Bixio - giunto al Prix Italia per presentare Compagni di scuola sui tagli alle fiction preannunciati da Mediaset e Rai, Cereda scommette su un nuovo progetto di Raitre da affiancare a \"Un posto al sole\" e a \"La squadra\": la serie La città infinita, quattro film realizzati da Gilberto Squizzato. Sono docu-film fatti alla maniera di Squizzato precisa Cereda cioè a basso costo e con una sperimentazione produttiva interessante che nasce allinterno del Centro di Produzione TV di Milano. Andranno in onda a gennaio, sicuramente in una collocazione di grande prestigio.