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"Nonsolomoda" compie 18 anni
"Nonsolomoda" compie 18 anni e con la maggiore età si allunga il nome, "Nonsolomoda è contemporaneamente", e il raggio d'azione: non solo moda, ma anche cultura, natura, arte...

08.10.2001 - Autore: Francesca Fornario
Nonsolomoda, in onda la domenica su Canale 5 in seconda serata, compie 18 anni e con la maggiore età si allunga il nome, Nonsolomoda è contemporaneamente, e il raggio dazione: non solo moda, ma anche cultura, natura, arte.
Il segreto del longevo successo, spiega il curatore della trasmissione Fabrizio Pasquero, è quello di stare sempre un passo avanti. Per esempio, se nei salotti televisivi va per la maggiore lopinionista, a Nonsolomoda cè la versione futuribile del medesimo: il massmediologo, al secolo Klaus Davi, commentatore del sociale e del costume.
Il lavoro giornalistico della redazione, oltremodo potenziato, si adegua al progetto. Se per esempio sui giornali non si parla daltro in tempi migliori di questi della crisi delle dot.com, della bolla di Internet che è scoppiata trascinandosi dietro lindice Nasdaq e i disoccupati della Silicon Valley, Nonsolomoda deve scrutare oltre lorizzonte e raccontare la rinascita della rete, che come dice Klaus Davi sta diventando il principale canale di socializzazione: o la borsa o la chat. E via così, precorrendo miti e tendenze del gusto e del costume. E siccome in materia non dettano più legge solo le passerelle parigine, Nonsolomoda insegue il look in tutte le sue declinazioni: motori, nuove tecnologie, musica, viaggi, design.
Dopo la modella tunisina Afef Jnifen e Michelle Hunziker, la conduzione di Vanessa Incontrada dà continuità alle bellezze che sono anche altro (sempre secondo i maligni: la moglie di Ramazzotti, la compagna di Tronchetti Provera) ma lex conduttrice di Super, scelta da Pasquero perché fresca, spontanea e bella come la ragazza della porta accanto si dice così anche se nella realtà le vicine di casa sono pensionate deve la sua popolarità soltanto a se stessa e allo spot che lha fatta entrare come non mai nelle case degli italiani.
Conduttrici a parte, in 18 anni di trasmissione ci sono stati molti altri cambiamenti. Quello fondamentale riguarda la regia, ispirata, diciamo così, al travolgente modello di Target, dove Adriano Barocco, un nome uno stile, sperimentava sui primi piani di Gaia de Laurentis un montaggio ipercinetico, inquadrature sghembe, carrellate vorticose e serrati attacchi sullasse (si chiamano così quelle cose che sembrano zoommate con lo stacco in mezzo, più o meno la prima cosa che vietano ai corsi di regia), anticipando il modello dei videoclip e di tutto quello che da allora in poi avrebbe aspirato a classificarsi come nuovo e glamour. Nonsolomoda, ovviamente, provvede. Pasquero Junior, nel senso del regista Luca, importa il modello in casa e lo estende ai reportage: inchieste giornalistiche montate con la spregiudicatezza di spot pubblicitari.
Al programma spettano però anche i brevetti di trovate geniali clonate a tutto spiano come la ficcante presenza-assenza di Daniele Sassi, the voice, che accompagna i servizi con il parlato fuoricampo.