NOTIZIE

Non siamo trudy

Massimo e Mattia, nuove star del reality show "Fantastici 5". Esperto di moda il primo e di lifestyle il secondo, i due rispondono con vivacità ed entusiasmo alle nostre domande.

I fantastici cinque

12.04.2007 - Autore: Maurizio Amore e Vanessa Bozzi
Massimo Di Pietro (a sinistra) e Mattia Boschetti (a destra), due dei “Fantastici 5” che da mercoledì 15 dicembre su La 7 daranno lezioni di stile a giovani eterosessuali bisognosi di qualche consiglio per affrontare la vita con più glamour. Esperto di moda il primo e di lifestyle il secondo, i due rispondono con vivacità ed entusiasmo alle nostre domande.   Dalla moda, alle pubbliche relazioni, adesso la tv. Massimo, cosa ti ha spinto a fare questo passo?   Massimo:“E’ stata un sfida. Mi incuriosiva il programma e poi in effetti non è così distante dal mio mondo. Per me è un modo per far passare un diverso messaggio di moda. Io punto molto sulla qualità delle cose. Non vado sulla tendenza. Quando devo dare un suggerimento a qualcuno, cerco sempre di capire, parlandoci, quali sono le sue esigenze, per fargli apprezzare le cose belle.. Perché oggi, non c’è più l’amore per le cose belle e fatte bene. E succede sia agli uomini che alle donne.”   Qual è la cosa più terrificante che ti è capitato di trovare in un armadio?   Massimo: “Una cosa che mi ha sconvolto di più è stato trovare delle babbucce piene di peli di cane. Ma è stato molto shockante anche vedere un frigorifero dentro un armadio.”   Quanto c’è di serio e quanto di giocoso in questa tua esperienza ai Fantastici 5?   Massimo: “Beh faccio tutto questo in maniera molto professionale ma con ironia, cercando, nel mio piccolo di far passare un messaggio che è quello che i ragazzi, anche quelli che possono sembrare i più rozzi, sono in grado di apprezzare le cose belle. Le stoffe, i tagli, le linee.”   Insomma tutti possono essere “educati”…   Massimo: “Esatto e questo tipo di educazione manca un po’ a tutti.”   Un mito intoccabile in fatto di stile per te?   Massimo: “Cary Grant, elegantissimo. Così come il Duca di Windsor. Oggi non ci sono grandi personaggi eleganti. Forse Jeremy Irons.”   Mattia, come ci si sente ad essere il più giovane del gruppo?   Mattia: “Dieci anni fa ti avrei risposto di sentirmi contento di essere il più giovane, ma ormai ne ho trentuno e penso che non abbia più senso parlare del più giovane. Durante la mia vita ho sempre bruciato le tappe e ho sempre frequentato persone più grandi di me.”   Ho letto nel tuo curriculum che hai fatto diversi lavori fino ad ora. Come mai?   Mattia: “Quando tu nella vita non punti su un obiettivo ben preciso, ma miri semplicemente a stare bene, ad avere uno stile di vita migliore e vuoi stare bene col tuo lavoro, con la tua famiglia e con gli amici non è importante quello che fai. Secondo me è facile cambiare la propria vita. Sono stato felice come cameriere e lo sono adesso come uno dei protagonisti di questo nuovo reality.”   Il tuo personaggio preferito è Madonna. Non è un luogo comune per quanto concerne l’universo Gay?   Mattia: “Sì siamo d’accordo Madonna è un luogo comune fra il popolo gay ma non lo è per quello degli eterosessuali. Visto che in Italia non sono state fatte ancora tante cose per gli omosessuali in particolare leggi sul lavoro o per il riconoscimento di coppie di fatto anche gay. Se io insisto sul luogo comune che problema c’è? Non mi sembra così comune il problema dei gay in Italia.”   A differenza dei tuoi compagni tu non sei estraneo al mondo della televisione…   Mattia: “Con la mia partecipazione al programma volevo rompere degli schemi mentali comuni che non reggo proprio, ovvero mi dava fastidio quando la gente diceva “i gay, oh che carini sono così dolci e sensibili”. Non siamo trudy; non siamo orsetti; gli orsetti ci sono ma sono un’altra cosa. In realtà io e i miei colleghi vogliamo esprimere un concetto molto forte che è quello che il gay può essere alleato, amico e complice di un eterosessuale. Sfanghiamo la sfera sessuale dell’amicizia: si può essere amici senza sesso, quindi un uomo eterosessuale può essere benissimo amico di un gay senza problemi di virilità di machismo e quant\'altro. Questa è la vera ragione che mi ha spinto ad essere qui.”
FILM E PERSONE