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Non dire gatto...

Beppe Bigazzi spiega al pubblico di "La prova del cuoco" come cucinare i gatti. Gli animalisti insorgono e arriva la sospensione.

Beppe Bigazzi - La prova del cuoco

15.02.2010 - Autore: Ludovica Sanfelice
È dal 2000 che “La prova del cuoco”, programma in onda quotidianamente su RaiUno, si avvale della presenza di Beppe Bigazzi. Sebbene il giornalista enogastronomico si sia sempre distinto per le sue bizzarrie e le sue risposte burbere, nessuna delle sue gaffe aveva fatto ancora scattare l’allarme rosso nei corridoi di Viale Mazzini. Almeno fino al 10 febbraio, giorno in cui il buon Bigazzi ha avuto la brillante idea di includere nella sua rubrica ricette sui gatti. Purtroppo per noi non si riferiva alla dieta dei nostri felini. L’espertone infatti, senza tralasciare dettagli macabri, suggeriva di mangiarsi “la loro carnine bianche”. Tutto è cominciato con un aneddoto sulla povera dieta italiana negli anni della Guerra. Un dettaglio che poteva anche far storcere il naso, certo, ma che si limitava ad una cronaca dei nostri usi e costumi di un tempo. La cosa è però degenerata quando il giornalista ha ammesso di mangiare gatto, ne ha certificato la prelibatezza, e ha spiegato come cucinarlo.

Gli animalisti, dopo essere caduti dal divano, si sono affrettati a presentare un esposto sottoscritto dai Verdi per lamentare la mancanza di sensibilità del co-conduttore e chiedere la sua testa. Cristina Morelli, responsabile dei Diritti degli Animali con una nota stampa ha ricordato a Bigazzi che i gatti, così come tutti gli animali di affezione, sono tutelati dalla legge 281 del 1991 che condanna atti di crudeltà e maltrattamenti ai loro danni.

La ricetta, insomma, non è piaciuta proprio a nessuno e la Rai si è vista costretta a sospendere il giornalista. Ad annunciarlo è stata la presentatrice Elisa Isoardi, che nel corso della puntata di oggi si è scusata con il pubblico a nome di tutti coloro che lavorano alla trasmissione ed, esprimendo il suo rammarico nei confronti dello sventato collega, ha preso ufficialmente le distanze dalla storiaccia dei gatti.

Vi inviteremmo a rivedere lo stralcio di trasmissione incriminato, ma la rimozione del video da YouTube è già stata disposta.
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